Riparte la corsa scudetto, si ricomincia dalle due grandi protagoniste degli ultimi anni nella corsa al vertice. Un sabato subito stellare: la Juventus ospita il Cagliari, poi...
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L'esordio. Un nuovo esordio in trasferta contro una neopromossa, un impegno trappola al Bentegodi contro il Verona: il Napoli farà tesoro dell'esperienza dello scorso campionato quando partì con un pareggio a Pescara (rimonta con la doppietta di Mertens), un passo falso che risultò pesantissimo nella corsa scudetto. Le formazioni neopromosse nelle partite di esordio rappresentano sempre un'insidia: si tratta infatti di squadre accompagnate dal grande entusiasmo dell'ambiente e che entrano presto in forma. Sarri poi deve cancellare il tabù dell'esordio, visto che al primo anno sulla panchina azzurra cominciò con il ko a Reggio Emilia contro il Sassuolo (finì 2-1 per la squadra neroverde) e in generale non è mai partito fortissimo.
Il turnover. Il tecnico toscano cambierà qualcosa, questo è certo: tre cambi, forse addirittura quattro, due certi: un turnover obbligato tra le due partite contro il Nizza per avere una formazione fresca anche martedì in Francia. In difesa gioca Maggio al posto di Hysaj, molto probabile anche l'inserimento di un centrale (Chiriches al posto di Albiol). Un avvicendamento certo a centrocampo: Zielinski al primo minuto al posto di Allan, chances anche per Diawara al posto di Jorginho. Ballottaggio per la punta centrale tra Mertens-Milik, con il belga favorito sul polacco, che ieri ha postato un tweet. «Il primo passo di Champions è fatto. Adesso pensiamo solo alla serie A. Inizieremo a Verona, crediamo al vostro supporto». Non fanno parte della lista dei convocati per Verona i quattro sul mercato: Tonelli, Strinic, Zapata e Pavoletti (quest'ultimo ha saltato l'allenamento di rifinitura per motivi familiari).
La fase difensiva. Da migliorare i numeri difensivi, il Napoli ha chiuso l'anno scorso come migliore attacco della serie A (94 reti, quattro in più della Roma che ha chiuso a 90, la Juve ha finito a 77) e come terza migliore difesa (39 gol, 12 in più della Juve campione d'Italia e una in più della Roma). Segnali positivi sono emersi dalla sfida d'andata del playoff Champions contro il Nizza: Reina non ha incassato reti e soprattutto non ha subito tiri nello specchio della porta. Il segnale che ha funzionato la fase difensiva contro i francesi, il lavoro di squadra, oltre a quello della linea a quattro e dei singoli difensori.
Hamsik bandiera. Stagione numero undici a Napoli per lo slovacco che insegue il record di gol di Maradona (è solo a meno due da Diego): il capitano nelle partite di esordio ha colpito spesso, sei reti per lui alla prima di campionato. Un po' giù di corda Marek contro il Nizza, il suo motore non gira ancora al massimo, d'altronde la stagione è lunga e Hamsik è uno che in formazione base c'è sempre. Per questo motivo giocherà anche a Verona dal primo minuto, anche perché comunque contro il Nizza al San Paolo è stato sostituito dopo un'ora da Zielinski.
Il Mattino