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Non c’è tempo da perdere. Finito il ritiro in Val di Sole, Conte e De Laurentiis si sono dati appuntamento a Lacco Ameno, all’hotel Regina Isabella, dove già a maggio, dopo lo scudetto, i due hanno festeggiato il trionfo in campionato e vissuto ore di relax con le rispettive famiglie, rinsaldando il patto che nel 2024 ha spinto Conte a firmare un triennale con il club azzurro. Da ieri sera sono lì. Ed è evidente che queste sono anche le ore per gettare le basi per la fase-due del mercato, e non solo per un po’ di sole e qualche bagno a due giorni dalla partenza per Castel di Sangro.
Insomma, ancora un altro vertice per il Napoli che sogna in grande. In grandissimo. Uno degli obiettivi condivisi da Antonio Conte e da De Laurentiis è quello di evitare di prendere parte ad aste e giochetti al rialzo sul prezzo di questo o quel calciatore. E su questo sono perfettamente allineati. Insomma, se la valutazione non è quella giusta (come nel caso di Ndoye, per esempio), Conte e De Laurentiis hanno un accordo: non bisogna insistere, rilanciare, contro-rilanciare. Il mercato è ancora lungo e le sei operazioni messe a segno dal patron azzurro (su tutte il colpo De Bruyne) sono un record in questa serie A dove tutti vanno avanti a piccoli passi: 125 milioni di euro di cartellini, un monte ingaggi che ha già ampiamente superato quota 110 milioni. Il Napoli domina l’estate, Conte non può che essere contento di quello che De Laurentiis sta facendo. E lo è. E in queste ore vanno fatte anche delle valutazioni, tenendo conto che Raspadori è praticamente fuori mercato: non c’erano bisogno di esami per Jack, ma i 12 giorni in Val di Sole hanno messo in luce il dinamismo di un talento che sa guardare la porta, ma anche all’occorrenza dare una mano in mediana. Dunque, si riparte da Raspadori.
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IL VERTICE
A Ischia, dunque, anche per un summit di mercato. E non solo per qualche ora di riposo dopo la full immersion in Trentino che il marine Conte ha vissuto quasi in apnea. Conte e De Laurentiis, fino ad adesso, si sono mossi in perfetta simbiosi, hanno un rapporto blindatissimo: se un anno fa, di questi tempi, l’umore del tecnico non era dei migliori, quest’anno ha poco o nulla di cui dolersi. Sono arrivati giocatori pronti a far bottino subito, non belle promesse, che magari un giorno chissà. Il Napoli di De Laurentiis ha una sua grandezza perché ha il suo modo di fare: sta aggiungendo pezzi importanti, spendendo molto ma senza mai esagerare. Perché il faro della gestione De Laurentiis è l’equilibrio dei conti. Dunque, i 40 milioni chiesti dal Bologna per Ndoye sono considerati eccessivi: o i felsinei abbassano le pretese o scatta il piano B per l’esterno.
Si può attendere, certo. E potrebbe esserci un ritorno di fiamma per Alejandro Garnacho, inseguito a lungo a gennaio. Dopo il flop dell’ultima stagione, il Manchester United ha ridimensionato le sue richieste. Insomma, una pista che non va scartata. Difficilissimo arrivare a Sterling perché l’ingaggio è stratosferico e, per il momento, il Chelsea non apre a un aiuto sull’ingaggio. In attesa di un segnale per Juanlu del Siviglia ma anche qui Conte e De Laurentiis condividono la stessa visione: se gli andalusi continuano a valutarlo 20 milioni, Manna dovrà valutare altre opzioni. Intanto, con un’operazione definita in ogni dettaglio, oggi potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale del trasferimento al Galatasaray di Victor Osimhen: 75 milioni, sia pure dilazionati in più anni. Una magistrale operazione finanziaria firmata dal patron della Filmauro. Il Torino ha fatto un sondaggio per Simeone, mentre Cheddira è un passo dal Paok Salonicco.
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Il Mattino