Non solo cinema e calcio nelle corde di Aurelio De Laurentiis: il patron azzurro non nasconde una grande passione per i motori. «Sono sempre stato un grande appassionato di...
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In compagnia del presidente del Coni Giovanni Malagò, si sofferma anche sulla rivoluzione che vorrebbe fare nel mondo del calcio: «Bisognerebbe modificare la Legge Melenadri e la Legge 91 del 1981 in modo da rendere il campionato più divertente ed equo». E sul denaro che circola intorno a questo sport il presidente del Napoli ha un’idea chiara: «I calciatori sono passati a cifre folli da quando sono arrivati gli arabi. Bisogna davvero rivedere tutto. Nei prossimi cinque anni devo investire nel nuovo stadio e nel nuovo centro di allenamento: almeno 120-150 milioni di euro da mettere sul tavolo. Non è un problema investire, il dubbio è se Napoli è capace di fatturare tanto da giustificare questi investimenti».
Il suo club intanto è in crescita: anche i supporter azzurri nel mondo sono aumentati notevolmente e l’imprenditore romano ha in testa un network che possa riunire tutti coloro che condividono la fede azzurra. Ora c’è un sogno nel cuore dei tifosi, e anche De Laurentiis ci spera: «Possiamo farcela, vincerà chi perderà meno partite fino alla fine».
E chiarisce anche i programmi per l’estate: «Nessuna tournèe prima del prossimo campionato. Per ora abbiamo fissato un’amichevole con il Liverpool a Dublino il 4 agosto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino