È tempo di rinnovi in casa Napoli, e il primo tassello si chiama Lorenzo Insigne. Il napoletano mette la firma su un contratto che lo legherà al club azzurro fino al...
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De Laurentiis: «Lorenzo Insigne è la bandiera del Napoli e mi fa molto piacere. Non mi stancherò mai di ricordarlo. Il secondo posto in Italia è come lo scudetto, ma prima o poi prendremo anche il superscudetto. Lorenzo Insigne è unico, gioca un calcio suo, non può essere paragonabile ad altri. Il fratello lavora bene e sta in una squadra seria (il Latina ndr) e speriamo vada avanti migliorando».
Insigne: «Sono più che felice perché è quello che ho sempre sognato da piccolo: stare il più a lungo possibile con questa maglia e in questa città. Sono orgoglioso e fiero di aver rinnovato per altri 5 anni col Napoli. Spero di non togliere più questa maglia e vincere qualche trofeo perché il pubblico lo merita. Essendo napoletano i tifosi si aspettano sempre qualcosa di più e ho sempre provato a dimostrare il triplo. Rinnovare qui era la mia priorità. Se 13 anni fa mi avessero detto che avrei firmato per altri 5 anni con il Napoli non ci avrei creduto e spero che tra 5 anni discuteremo di un altro rinnovo perché questa è casa mia».
De Laurentiis sui rinnovi: «Far rimanere le persone malvolentieri non ha senso. Napoli è qualcosa di particolare, non è come stare a Torino o a Manchester. Napoli ha una storia che ti coinvolge e non finisce mai. Se dovessimo perdere un pezzo importante, ce ne faremo una ragione. Nel Napoli ci sono bandiere inaffondabili come Lorenzo e come Marek, mentre il resto è in fieri».
De Laurentiis e le voci di mercato su Sarri: «Mi fa piacere, magari non lo portano via perché io so fare i contratti e diventa complicati. Poi alcuni oggetti del desiderio sono unici e incedibili, di altri, invece, uno se ne fa una ragione».
De Laurentiis sul mercato: «Puntiamo anche sul rientro di Milik. L'anno prossimo sarà divertente avere 5 giocatori in doppia cifra. E poi c'è anche Pavoletti, non credo si debba parlare di mercato. Ci potrebbero innesti sulle fasce. Se abbiamo invesito 23 milioni per Maksimovic è perché lo riteniamo fortissimo, se abbiamo allungato il contratto ad Albiol è perché ha un cervello magnifico e può essere un grande leader difensivo. Poi ti entra uno come Tonelli che ti fa due gol, e cosa gli vuol dire a uno che è stato fermo tanto tempo e poi entra all'improvviso. Cercherò di trattenerli tutti, poi se qualcuno che chiedesse di andare via, ce ne faremo una ragione. Sarei un pazzo a mettere una clausola nel contratto di Insigne perché è una bandiera».
Insigne su i suoi maestri: «Ringrazio tutti, ma in particolare Zeman perché è quello che mi ha fatto diventare il giocatore che sono. Grazie a lui ho giocato due anni di fila e mi ha valorizzato tanto. Seguire i grandi allenatori, poi, si impara sempre tanto. Benitez mi ha insegnato tanto la fase difensiva. E grazie a Sarri, invece, adesso sto facendo grandi cose: lui è un martello e sono fiero di lavorare con lui e spero rimanga a lungo. Con lui ci possiamo togliere grandi soddisfazioni».
De Laurentiis sul paragone tra Insigne e il cinema: «Lorenzo come Dustin Hoffman in Piccolo grande uomo, tra cento anni potrà raccontare le sue azioni mirabolanti con la maglia del Napoli».
De Laurentiis e l'introduzione della Var: «Sono sempre stato favorevole alla tecnologia in campo».
De Laurentiis su Reina: «Ha un contratto ancora per un anno ed è un punto fermo per il Napoli. È chiaro che dobbiamo anche pensare al futuro, e per questo non posso prendere un bravissimo portiere di 20 anni, ma devo orientarmi verso un portiere che ha una sua maturità e a quel punto ho il problema di dover gestire due prime donne. Quindi investire su un portiere tra i 25 ed i 28 anni massimo, devi programmare e assicurare i prossimi 10 anni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino