Anti-Lega, De Laurentiis e Lotito all'attacco ormai da soli con la Viola

Anti-Lega, De Laurentiis e Lotito all'attacco ormai da soli con la Viola
C'è un solo rapporto solido: quello con Lotito, il presidente della Lazio. Un'alleanza blindata, scalfita di tanto in tanto da qualche incomprensione. De Laurentiis...

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C'è un solo rapporto solido: quello con Lotito, il presidente della Lazio. Un'alleanza blindata, scalfita di tanto in tanto da qualche incomprensione. De Laurentiis è un vulcanico presidente sempre pronto alla battaglia. Mica solo con Gattuso. Nell'ultima informale riunione tra presidenti della serie A le sette sorelle che erano andate in guerra si è scoperto siano rimaste appena in tre: c'è solo la Fiorentina a tener compagnia a De Laurentiis e Lotito, dopo la retromarcia di Verona e Atalanta (oltre che di Juventus e Inter) in questo strano braccio di ferro con Lega e Figc. Sui fondi De Laurentiis ha dichiarato guerra a Dal Pino, presidente della Lega Calcio: lo ha apparentemente battuto grazie all'aiuto (poi si è capito il perché) di Juventus e Inter e infine ne ha chiesto le dimissioni proprio per le sue ingerenze eccessive. Ovvio che adesso i rapporti siano gelidi tra lui e i vertici della Lega Calcio, che pure aveva sostenuto per la rielezione appena pochi mesi fa. Ma con De Laurentiis va sempre così: e il patron del Napoli teme che in autunno i club possano tornare alla carica per l'ingresso dei fondi.


ALTRO FRONTE


Nel mirino di De Laurentiis da tempo c'è anche Gravina, il numero uno della Figc, che pure ha votato nelle ultime elezioni federali non avendo dubbi tra lui e Sibilia. De Laurentiis da tempo insegue progetti particolari: sogna di staccare la Serie A dalla Federcalcio e renderla autonoma con arbitri propri e una organizzazione differente. E in alternativa auspica la riduzione dei club partecipanti a 14 squadre se non a 12. In ogni caso che i rapporti non siano più quelli di una volta si è capito l'altro giorno quando Gravina ha spiegato che con De Laurentiis «mi sento meno di prima». D'altronde, anche con toni duri, De Laurentiis non ha mai nascosto le proprie incomprensioni con i vertici del calcio italiano. Ha glissato quando si è trattato di ipotizzare sanzioni alla Juventus per aver fondato la Superlega. E ora si prepara a un altro scontro, ovviamente sempre al fianco di Lotito: perché è evidente che sulle multiproprietà si rischiano altre sfuriate. Gravina è stato chiaro: «Non ci saranno altre deroghe alle deroghe». De Laurentiis con Lotito appare sempre più in minoranza nel calcio italiano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino