De Laurentiis, l'Ordine dei giornalisti presenta l'esposto a questura, Figc e Lega Calcio

«A Barcellona superato il livello di aggressività nei confronti di una troupe tv»

De Laurentiis porta via Politano durante l'intervista a Sky prima di Barcellona-Napoli
Lunedì 11 marzo a Barcellona, alla vigilia della partita di Champions League, Aurelio De Laurentiis interruppe l'intervista in diretta su Sky a Matteo Politano...

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Lunedì 11 marzo a Barcellona, alla vigilia della partita di Champions League, Aurelio De Laurentiis interruppe l'intervista in diretta su Sky a Matteo Politano perché la stava concedendo a un giornalista sgradito al presidente del Napoli e poi diede un colpo alla telecamera di un cinoperatore. Questo episodio è stato segnalato dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti al questore di Napoli Maurizio Agricola, al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina e al presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini. Chiesto anche un incontro ai ministri dell'Interno, Matteo Piantedosi, e dello Sport, Andrea Abodi.

Questo il comunicato del Consiglio: «Il Cnog stigmatizza il comportamento tenuto dal presidente della Società sportiva Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis che, al di là dell’inaccettabile pretesa di scegliere l’intervistatore dei suoi giocatori, ha superato, con un atteggiamento di cui non si ricordano precedenti, una linea rossa di aggressività nei confronti di una troupe televisiva a Barcellona alla vigilia di un match di Champions. I filmati disponibili sul web e visionati dall’intero Consiglio nazionale, riunito a Roma, saranno formalmente trasmessi alla Figc, alla Lega Calcio e al questore di Napoli, perché, nell’ambito delle rispettive competenze, valutino le iniziative da intraprendere a tutela dei giornalisti. Da quel che si è potuto vedere, non emergono possibili responsabilità da sottoporre all’esame dei consigli di disciplina da parte di iscritti all’albo, ma l’occasione è utile per invitare tutti coloro che operano negli uffici stampa delle società sportive a cooperare solidalmente con i colleghi che fanno attività sul campo e, per quanto possibile, a svolgere anche una funzione di garanzia per la libera informazione all’interno delle loro aziende. Alla luce del recente riconoscimento nella Costituzione del valore educativo e sociale dell'attività sportiva, è necessario richiamare la responsabilità di quanti operano in questo settore. Quello di Barcellona è solo l’ultimo e il più eclatante di quasi  cento episodi intimidatori di cui i giornalisti sono rimasti vittime nel 2023. In relazione alle vicende sopra esposte il presidente del Cnog Carlo Bartoli chiederà un incontro con i ministri dell’Interno e dello Sport». 

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Il Mattino