Chissà se Laporta, presidente del Barcellona, ha raccontato la verità sui club italiani che sono pronti ad aderire alla Superlega. La Roma ha smentito con una nota ufficiale, quella che non è arrivata dalle sedi di Inter, Milan e Napoli.

De Laurentiis è da sempre molto critico con le istituzioni italiane e internazionali. Ha attaccato spesso a testa bassa, raramente vincendo le sue battaglie, spesso combattute da solo, come quella sul rinnovo dei diritti televisivi. Ceferin, presidente dell'Uefa, è da tempo nel suo mirino. Però, a proposito dell'ingresso del Napoli in Superlega, va evidenziato che il presidente del Napoli fa parte dallo scorso luglio della Commissione Uefa presieduta da Gravina, presidente della Figc, che si occupa delle competizioni per club, incarico che va dal 2023 al 2027. Un ruolo di prestigio che ovviamente non si concilierebbe con la partecipazione alla Superlega, considerando la posizione molto netta espressa da Uefa e federazioni dopo la sentenza della Corte Europea: Laporta & co. pensano a tutt'altro genere di competizioni. Non è arrivata notizia di un'eventuale rinuncia di De Laurentiis all'incarico, assegnato subito dopo la  conquista dello scudetto, un riconoscimento al club per lo storico risultato.

Si capirà meglio la posizione del Napoli nei prossimi mesi, intanto sembra chiaro che il presidente voglia creare un asse con l'Arabia Saudita, come auspica per tutto il calcio italiano l'ad della Lega Serie A, De Siervo. Il business prima di tutto.