De Laurentiis spacca Napoli: «Basta bilanci, vogliamo vincere»

De Laurentiis spacca Napoli: «Basta bilanci, vogliamo vincere»
«Lo stadio è vuoto, così si è tifosi del Napoli?»: nella conferenza stampa di presentazione del prossimo ritiro di Dimaro, Aurelio De Laurentiis...

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«Lo stadio è vuoto, così si è tifosi del Napoli?»: nella conferenza stampa di presentazione del prossimo ritiro di Dimaro, Aurelio De Laurentiis è passato al contrattacco, accusando i supporter di scarso attaccamento nonostante i prezzi popolari. Un flop i 19.455 paganti per il match dello scorso sabato contro la Sampdoria: da qui nasce un'accusa precisa che, pare, i tifosi organizzati, quelli dei Club di Napoli e provincia, anche piuttosto a sorpresa, sembrano condividere: anche se con delle riserve.


«De Laurentiis ha sostanzialmente ragione, la tifoseria dovrebbe essere più vicina alla squadra sostiene Luigi Guarino del Club Napoli Due Sicilie che raccoglie tifosi sia dall'area flegrea che da quella vesuviana soprattutto nei momenti difficili. Abbiamo vissuto anni in cui scendevano in campo formazioni inguardabili. Ma capisco che qualcuno si sia stufato: il sistema è marcio, la scorsa stagione hanno staccato la spina al Var, si è determinato la perdita di credibilità del calcio italiano. Se è vero che questo incide, è anche vero che il tifoso dovrebbe valutare la sua società e non credo che il Napoli meriti questa disaffezione».

Gli fa eco Mario Salvatore, Club Napoli Tifo e Amore di Soccavo: «De Laurentiis dice una verità, anche se al 50%: io ho un'attività commerciale, capisco la sua affermazione di tifosi-clienti. I tifosi sono dei clienti, ma come tali vanno tutelati. Fai entrare sempre i bambini gratis, crea un'interazione più profonda, accarezza questo cliente. Io vendo, nella mia attività, anche i biglietti, lo vivo il calo delle vendite: ho la sensazione che De Laurentiis ed i suoi uomini non conoscano ancora i napoletani».
 
E non regge neppure la questione del San Paolo con tanti disservizi. «Noi veniamo da Capri spiega Costanzo Ruocco del Club Napoli dell'isola alle volte pernottiamo a Napoli pur di vedere la nostra squadra. Certo, capisco quelli che non vengono più allo stadio: quando c'è una Juventus così, il sogno svanisce in fretta. Poi questa c'è una nuova generazione di tifosi virtuali, troppo abituati a stare davanti la tv». I sacrifici sono anche quelli di chi arriva dalla provincia, ma comunque è sempre presente. Come Rosario Savarese, Club Napoli Meta di Sorrento: «Noi al San Paolo ci siamo sempre e ritengo incredibile che una parte della tifoseria contesti De Laurentiis. Sono gli stessi che gremivano lo stadio quando c'era il sogno scudetto: quel sogno non ce lo ha tolto il presidente, ma uno scippo fatto ad arte. È vero, Adl può avere delle uscite spiacevoli, si pone in modo antipatico. Ma la gente non viene più in massa allo stadio anche perché è stufa di come viene gestito il calcio italiano».


C'è chi si pone nel solco presidenziale e chi lavora per una terza via: «Credo che De Laurentiis abbia ragione su alcuni punti. Sarebbe bello sentenzia Luigi Di Michele del Club Napoli Caivano vincere: a chi non piacerebbe vincere? Ma Adl fa l'imprenditore, lo ha dichiarato, vive il calcio come un'azienda: dovrebbe capire come intraprendere una strada che porti il Napoli a vincere senza stravolgere i suoi piani aziendali e penso ci possa riuscire. Però, il San Paolo deve essere sempre pieno. I calciatori sentono la mancanza di calore». La risposta, profondamente critica, all'accusa del patron non manca. «Adl ha torto al 100%, ci riempie di aspettative, non vinciamo mai nulla». Danilo Marigliano, del Club Napoli Boscoreale, ci va giù duro: «Lo stadio, la scugnizzeria: non ha fatto nulla per la città ed i napoletani. Io sono innamorato del Napoli, ma non vado più al San Paolo, non credo più nel suo progetto e capisco la disaffezione e l'allontanamento. De Laurentiis crede che siamo degli stupidi a non capire che Hamsik è stato venduto a mercato chiuso?».
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Il Mattino