De Zerbi, tributo a Maradona: «Alla squadra ho parlato di lui»

De Zerbi, tributo a Maradona: «Alla squadra ho parlato di lui»
De Zerbi ricorda Maradona così: «È un momento triste, triste per i privilegiati come quelli della mia generazione che hanno vissuto durante il periodo di...

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De Zerbi ricorda Maradona così: «È un momento triste, triste per i privilegiati come quelli della mia generazione che hanno vissuto durante il periodo di Maradona. Ieri ho parlato 20 minuti di Maradona alla squadra, perché è giusto che sapessero chi fosse. Io avevo il poster di Maradona e ho provato a spiegare ai miei giocatori che, al di là del calciatore, la differenza esisteva a livello umano». È il ricordo di Diego Armando Maradona del tecnico del Sassuolo, Roberto De Zerbi, alla vigilia della sfida di campionato contro l'Inter. «Io l'ho stimato anche come persona. La vita privata è appunto privata, e nessuno è autorizzato a entrarci. Lui ha portato la gente a emozionarsi per il calcio, andava oltre e ci ha messo sempre la faccia -prosegue il tecnico neroverde ai microfoni di Sky Sport-. Dalla guerra alla Fifa ad altre cose su cui lui si era esposto, ha sempre avuto ragione. Il fatto di essere rappresentante dei più deboli, del Sud con il Nord, dell'Argentina con l'Inghilterra: tutto l'ha portato a essere l'unico rappresentate dello sport che si portasse dietro anche vita sociale, di strada. Ed è un valore che rende la vita speciale, come era lui». «Di lui ho sempre apprezzato che faceva il calciatore, ma si portava dietro la sua infanzia, la sua povertà. Rappresentava il tifoso, al di là dell'aspetto economico. Sapeva emozionare. Vederlo ti trasmetteva emozione come pochi altri. I suoi errori li ha pagati sulla sua pelle»

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Il Mattino