Demme non convocato: la parentesi infelice del centrocampista del Napoli che rischia di finire ai margini

Diego da potenziale stella a meteora di passaggio

Diego Demme e Rudi Garcia
Da potenziale stella a meteora di passaggio che potrebbe anche non essere affatto indolore. È la parentesi azzurra di Diego Demme che anche oggi non è stato neppure...

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Da potenziale stella a meteora di passaggio che potrebbe anche non essere affatto indolore. È la parentesi azzurra di Diego Demme che anche oggi non è stato neppure convocato da Rudi Garcia per la gara con il Sassuolo al Diego Armando Maradona. Il centrocampista di origini italiane, ma con passaporto tedesco, 31 anni, era da tempo in lista di sbarco, ma l'operazione con Hertha Berlino non è andata in porto e la situazione rischia di complicarsi ulteriormente a pochi giorni dalla chiusura del mercato e con il calciatore che non rientra affatto nei piani tecnici. La sua avventura nel Napoli è stata una parabola (leggasi anche parentesi) in picchiata. Giunto in azzurro nel mercato di riparazione del gennaio 2020 (per la cifra di 12 milioni di euro versati al Lipsia dove era diventato una bandiera), pretoriano di Gattuso: ha vinto subito la coppa Italia (ai rigori) contro la Juventus. 

Demme è legato al Napoli fino a giugno prossimo (2,5 milioni a stagione) ma i tanti, troppi, infortuni ne hanno fortemente condizionato le prestazioni ed il cammino all'ombra del Vesuvio. Prima le noie muscolari - con Ringhio  in panchina - poi il crack al ginocchio nella prima stagione di Spalletti (legamento collaterale) ed infine il Covid hanno fortemente condizionato le sue performance. Basti pensare che l'anno scorso, nella splendida cavalcata scudetto degli azzurri, ha collezionato appena sette presenze e soltanto in due circostanze è partito titolare. Letteralmente offuscato dalla stella di Stanislav Lobotka per lui c'è sempre stato meno spazio agli ordini di Spalletti. Con il cambio in panchina evidentemente le cose non sono cambiate. Demme non è riuscito a scalare posizioni neppure nelle gerarchie di Garcia – che pure pratica un gioco ben diverso da quello di Luciano sopratutto nella zona nevralgica – ed il suo addio sembrava imminente. L'arenarsi dell'operazione di trasferimento a Berlino rischia di complicare le cose, con il Napoli che potrebbe ritrovarsi un esubero in rosa ed il giocatore che rischia di finire ai margini. S'impone una soluzione che possa trovare d'accordo entrambe le parti per evitare un pericoloso braccio di ferro. Il mercato chiude venerdì prossimo ed il tempo stringe...

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Il Mattino