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La formazione di Mauro Occhiello si porta avanti nel primo tempo (4-3). Da cineteca la rete del centroboa napoletano classe 2000 Julien Lanfranco, che con uno schiaffetto dal centro manda il pallone nell'angolino alla sinistra di Noviello. Sempre il più piccolo dei fratelli Lanfranco guadagna il rigore poi trasformato da Lorenzo Briganti. L’attaccante di scuola posillipina conduce sul +3 i padroni di casa (6-3), che però si fanno raggiungere dal ritorno dell’Arechi nel giro di tre minuti e mezzo con Siani, Calì e Iannicelli. Precede il cambio di campo e l’intervallo lungo il 7-6 con l’uomo in più segnato da Julien Lanfranco. Nella terza frazione Ivano Occhiello, fratello di Manuel e figlio del tecnico biancazzurro, unico marcatore a referto. Il solito Manuel Rossa protegge molto bene il doppio vantaggio acquachiarino (8-6) a uomini pari e in inferiorità, mentre Briganti sfiora il poker. Nell’ultimo periodo Bencivenga intimorisce i partenopei: il «drago di Curti», bronzo alle Olimpiadi di Atlanta’96, di rapina sigla l’8-7 e rimette in scia la compagine di Nando Pesci. Daniele De Gregorio sigilla in cassaforte il risultato (9-7).
«Partita tirata fino alla fine. Non abbiamo allungato sul +3, commettendo errore in contropiede e consentendo il recupero e il pareggio dell’Arechi (6-6). Abbiamo giocato bene l’uomo in meno. Male il dato delle superiorità (1/10). Stiamo migliorando e procurando espulsioni in attacco. Sabato ci aspetta una gara importante contro la Roma Vis Nova, che possiamo disputare a viso aperto», riferisce il goleador Briganti, autore di una tripletta, già a quota 22 segnature in campionato, ex giallorosso. Doppietta, invece, di Bencivenga, come per Marcello Calì. «Match combattuto e sentito da entrambe le squadre. Acquachiara cinica sotto porta. Abbiamo incassato molti gol a uomini pari: questo è un problema indipendentemente dalla serie in cui si milita. L’approccio con l’uomo in più per noi è stato meno positivo rispetto al derby di sabato scorso con la Rari Nantes Salerno (2/10). Abbiamo tanto da lavorare. Strada lunga e tortuosa. Credo ci possa essere uno spiraglio positivo, per metterci al riparo da un’eventuale retrocessione». Tre punti pesantissimi per la Carpisa Yamamay Acquachiara. Non demorde, ivece, l’Arechi di Bencivenga e Mattiello.
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Il Mattino