Donnarumma, dopo il divorzio dal Milan ha perso 19mila fan sui social

Donnarumma, dopo il divorzio dal Milan ha perso 19mila fan sui social
L’addio al Milan da parte di Gigio Donnarumma infiamma il web. A rilevarlo è una ricerca di Socialcom che, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha...

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L’addio al Milan da parte di Gigio Donnarumma infiamma il web. A rilevarlo è una ricerca di Socialcom che, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha analizzato le conversazioni in rete (Social, News, Blog e Forum) nel periodo successivo alla qualificazione in Champions League del Milan (23 maggio) e all’annuncio di Paolo Maldini su Twitch (26 maggio) circa il futuro del portiere a cui il club rossonero non ha rinnovato il contratto.

Nel periodo compreso tra il 23 maggio e l'8 giugno le menzioni riferibili al portiere sono state oltre 200mila, mentre il flusso di interazioni generato è stato superiore ai 4 milioni. Dall'analisi degli account social ufficiali di Donnarumma (Facebook e Instagram) è stato inoltre rilevato che le interazioni sono cresciute oltre l’8% rispetto ai 17 giorni precedenti e la sua fan base ha perso circa 19K seguaci nel giro di pochi giorni. La notizia dell’addio al Milan ha dunque innescato una moltitudine di commenti negativi da parte dei tifosi, infuriati con il giocatore e con il suo procuratore Mino Raiola per la scelta di non accettare il rinnovo del contratto proposto dal club. Proprio la parola "Raiola" è la più citata in relazione al nome di Donnarumma. Al contrario, i canali ufficiali del club, nello stesso periodo analizzato (23 maggio-8 giugno) hanno registrato risultati positivi, con l’aumento della fanbase (in particolar modo su Instagram) e dell’engagement dei post pubblicati.

«L’impatto comunicativo del caso Donnarumma travalica gli ampi confini del mondo sportivo e calcistico in particolare, coinvolgendo utenti che di solito si occupano di tematiche politiche e sociali - spiega Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom - In tempi di pandemia atteggiamenti che, a torto o ragione, vengono considerati spregiudicati, o comunque particolarmente tesi ad inseguire un interesse economico per quanto legittimo, vengono duramente criticati dal popolo dei social. Lo si capisce anche dall’aumento di credibilità e dal consenso che riscontra la società, che viene premiata dal sentiment della rete, pur avendo perso dal punto di vista sportivo un giocatore importante».

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Il Mattino