MILANO Torna la tensione tra il Milan e Gigio Donnarumma. Per porre fine al tormentone dell'estate rossonera sembravano essere bastati la firma del 18enne sul contratto fino...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE STRATEGIE
Da Raiola non arrivano commenti; al Milan pensano che sia tutta una strategia del procuratore di Donnarumma per destabilizzare l'ambiente; sul web i tifosi si sono scagliati contro il numero 99. Una bufera forse maggiore rispetto a quella di giugno-luglio, quando giocatore e società discutevano sul rinnovo. In via Aldo Rossi, però, non vogliono cadere nel tranello di Raiola e intendono affrontare la faccenda con un confronto sereno con Donnarumma, confermandogli l'importanza che ha nella squadra di Rino Gattuso e nel progetto del misterioso Yonghong Li. Poi, a conti fatti, a questo punto la cessione potrebbe convenire a tutti: a Donnarumma perché darebbe una svolta alla sua carriera andando al Psg o al Real Madrid; a Raiola perché potrebbe riscuotere l'ennesima mega commissione; al Milan perché incasserebbe tra i 40 e i 70 milioni di euro. Una cifra importante per un addio che diventerebbe obbligatorio senza Champions League. Come confermato, nei giorni scorsi, da Marco Fassone. Resta il mistero della clausola: non esiste perché Donnarumma a luglio non l'ha firmata (emblema del rapporto conflittuale tra Raiola e il club). Resta difficile (anche se nella vita nulla è impossibile) l'annullamento del contratto sottoscritto in estate. «Io lo alleno ogni giorno e lo vedo tranquillo. Non l'ho mai sentito dire che saranno le sue ultime partite qui», ha sentenziato Gattuso in conferenza alla vigilia degli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Verona. Gara che Donnarumma dovrebbe giocare da titolare.
MOMENTI DI ATTESA
Questa non è l'unica preoccupazione per il club di via Aldo Rossi. Tra oggi e venerdì dovrebbe arrivare l'ufficialità del no dell'Uefa al voluntary agreement richiesto dal Milan a novembre (l'attesa è soprattutto sulle motivazioni di questo rifiuto). Inoltre il massimo organismo continentale martedì prossimo, in una conference call con la Covisoc (la commissione di vigilanza sulle società), verificherà alcuni dati del bilancio del Milan, come può succedere per i club con licenza Uefa. Nella speranza per Gattuso che almeno sul campo possa tornare il sereno. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino