In principio fu Cavani, voglia estiva dei tifosi. «Ma non verrà, stiamo bene così», disse Carlo Ancelotti nei suoi primi giorni da guida del Napoli....
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GLI INDIZI
Uguale era stato l'atteggiamento anche prima di Natale. «Barella è forte, uno da Napoli», aveva detto del cagliaritano che piace tanto agli azzurri e che avrebbe potuto rimpiazzare Allan in caso di partenza a gennaio. «Il club ha fatto le sue richieste, se non saranno accontentate Allan resta qui. È importante per noi», aveva detto del brasiliano in trattativa col Psg. I parigini si sono arresi alle richieste azzurre e Allan è un pilastro del Napoli ancelottiano. Così i napoletani hanno riscoperto il mercato, gestito da quattro anni da un direttore sportivo, Giuntoli, che non parla. Già sembrano lontani gli anni di Sarri: «Al mercato ci pensa la società, io guardo solo al campo», un discorso che fa molto allenatore e poco manager. Niente più bugie o sotterfugi, il comunicatore Ancelotti ha detto la verità anche quando al centro delle trattative ci è finito un simbolo azzurro come Marek Hamsik. «Ne stanno parlando, alla fine andrà come tutti abbiamo previsto. Il calciatore ha fatto delle richieste e il club vuole accontentarlo dopo tanti anni». Parole che ai tifosi non piacevano ma che portano il calciomercato del Napoli ad un nuovo livello. Importante, ora, sarà anche capire l'Ancelotti-pensiero della prossima estate, un'estate «ancelottiana» come l'ha definita lo stesso Aurelio De Laurentiis a Zurigo. Con un anno d'esperienza alle spalle ed un Napoli da migliorare in ogni reparto. Quello dei portieri, da domenica sera, va già bene così. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino