Eric Lombardi, blitz napoletano: "Stoppate e schiacciate: vi divertirò"

Eric Lombardi, blitz napoletano: "Stoppate e schiacciate: vi divertirò"
Blitz in città per Eric Lombardi, uno dei neo arrivati alla Gevi Napoli Basket. Una trasferta lampo per vedere la casa dove alloggerà in questa stagione partenopea....

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Blitz in città per Eric Lombardi, uno dei neo arrivati alla Gevi Napoli Basket. Una trasferta lampo per vedere la casa dove alloggerà in questa stagione partenopea. Un giro sul lungomare con foto panoramiche, una puntata al Palabarbuto. Eric Lombardi si è raccontato in esclusiva a Speak&Roll, rubrica sul basket campano condotta da Davide Uccella. "Oltre al livello del basket, ho scelto Napoli perché è una città nuova per me. C'è un altro stile di vita e un altro tipo di paesaggio. Inoltre ho sentito parlare molto bene di questa città e del calore che trasmettono le persone che ci vivono. E poi ritroverò Monaldi e Sacripanti. Con entrambi ho condiviso tanto quando abbiamo vinto l'Europeo Under 20: Diego è stato il mio playmaker, Pino il mio coach. Sono entrambe persone con cui ho un bel rapporto ed è un piacere passare un'altra stagione insieme. Diego dal punto di vista cestistico è un ottimo compagno. Pino ha tantissima esperienza e mi puoi insegnare ancora tanto per migliorare. Non posso che essere contento. Per vincere il campionato? Non basta vincere qualche partita. Due anni fa a Treviso l'obiettivo era di vincere il campionato fin da subito. Questo obiettivo primo ci era sfuggito e abbiamo dovuto fare i play-off. La nostra forza è stata proprio quella di non focalizzarsi sulla singola partita appena vinta ma ricordarsi che la strada era ancora lunga. Bisogna lavorare sempre con un obiettivo che non è la partita vinta ma il risultato finale.Mi considero un giocatore esplosivo. Mi piace regalare spettacolo con schiacciate, stoppate e saltando. Nell'ultimo periodo però ho migliorato molto il mio punto debole che era il tiro da fuori. Non nasco tiratore ma sto diventando un tiratore costruito, ovviamente prediligo sempre il gioco vicino al ferro ed il contatto”.
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Il Mattino