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Cinquecento euro di ammenda alla Turris «per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’avere fatto esplodere, al 16° minuto del secondo tempo, un petardo di grosse dimensioni nel settore a loro riservato». L’episodio, riconducibile ad una frangia del tifo organizzato (al momento tutti gli altri gruppi ultrà continuano a disertare a causa delle limitazioni di capienza dovute alle misure anti Covid), è stato fermamente condannato dalla società corallina, che ha ribadito «la massima collaborazione con le autorità competenti nell’individuazione dei responsabili, confidando altresì nell'efficacia dei sistemi di videosorveglianza presenti all'interno degli impianti di Lega Pro».
Senz’appello la condanna del presidente Colantonio. «Episodi del genere vanno in esatta controtendenza con il processo di crescita che sta investendo la Turris e minano l'entusiasmo di chi, tra tanti sforzi, porta avanti il progetto.
Appuntamento in Comune – C’è intanto attesa per il tavolo tecnico sull’impiantistica, fissato per domattina alle 11.30 presso la Sala Giunta di Palazzo Baronale, cui parteciperanno – insieme a sindaco, presidente del Consiglio comunale e assessore allo Sport – anche il patron corallino Colantonio e il presidente della Lega Pro Ghirelli. L’obiettivo è approfondire la possibilità di realizzare il progetto di nuovo stadio polifunzionale accedendo al bando – da 700 milioni di euro – relativo all’Investimento Sport e Inclusione Sociale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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Il Mattino