Esulta il Posillipo, oro europeo per Piovesana e Chierchia

Piovesana e Chierchia
Otto maschile targato Posillipo. Il duello remiero con Ucraina e Francia se lo aggiudica l’Italia under 19, che vince gli Europei giovanili di Varese. Sul bacino della...

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Otto maschile targato Posillipo. Il duello remiero con Ucraina e Francia se lo aggiudica l’Italia under 19, che vince gli Europei giovanili di Varese. Sul bacino della Schiranna brillano i due atleti rossoverdi Davide Piovesana e Ferdinando Chierchia, che mettono al collo la medaglia d’oro insieme a Nicolò Gabriele Marelli, Alberto Briccola e Manuel Caldara (SC Lario), Antonio Di Stefano (CC Saturnia), Gregorio Menicagli e Francesco Garruccio (SC Pontedera), timonati da Leo Vaughan Bozzetta (SC Amici del Fiume).

Mano sul petto testa e alta. Inno e tricolore. «E’ il mio primo Europeo e il mio primo oro continentale», riferisce soddisfatto Piovesana. «La rassegna è stata molto divertente», ammette il classe 2005, che racconta l’entusiasmante esperienza vissuta in Lombardia. «Cinque giorni di raduno e due allenamenti al dì. Siamo riusciti a costruire qualcosa di grande, anche se non eravamo consapevoli della nostra bravura fino alle qualificazioni», spiega lo studente del liceo scientifico e delle scienze applicate Galileo Galilei. «Abbiamo capito quanto andavamo forte, diventando consapevoli di poter fare molto bene», osserva il centrobarca. «Nando ed io gli unici napoletani dell’armo», sottolinea con orgoglio il numero 5.

L’Italia ha chiuso con il crono di 5’48”15, precedendo sulla linea del traguardo l’Ucraina (5’49”44) e la Francia (5’51”46). Inoltre la compagine azzurra si è attestata prima nel medagliere, davanti ai transalpini e alla Romania.

«E’ stato un risultato inaspettato» avverte Ferdinando Chierchia. «Nei primi allenamenti si era già vista la qualità dell’otto. Poi apportando delle modifiche all’equipaggio, abbiamo notato che c'era la possibilità di andare a podio», dice il classe 2004. «E una volta in gara, già nella batteria, abbiamo compreso tutti il nostro valore, vincendo di molto sulla Romania e sulla Repubblica Ceca», afferma il numero 6. «Prima di disputare la finale Marco Costantini ci ha motivati e ha toccato le corde del cuore. In gara siamo riusciti a trovare un passo formidabile, ottenendo questo risultato incredibile», evidenzia l’altro centrobarca. «Ringrazio tutte quelle persone che mi supportano, a partire dall’allenatore del Posillipo, Giovanni Fittipaldi, tutto lo staff tecnico, Walter Molea, Marco Costantini, e Daniele Barone. Dedico in particolare il trionfo alla mia famiglia, che mi ha sempre appoggiato nel percorso sportivo», tiene a precisare lo studente dell’istituto tecnico Duca degli Abruzzi.

«Davide e Ferdinando hanno fatto una grande gara», commenta Giuseppe Mango, consigliere al canottaggio del Circolo Nautico Posillipo. Entrambi i protagonisti dell'armo azzurro puntano ai Campionati italiani di categoria e ai Mondiali juniores.

 

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Il Mattino