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Dimissioni sì, dimissioni no. Per molte ore si sono rincorse voci su un probabile passo indietro da parte di Ettore Messina, allenatore e President of basketball operations dell’Olimpia Milano. Poi, all’improvviso, una breve nota del club fuga ogni dubbio: il contratto con l’allenatore nato a Catania nel 1959, viene prolungato fino al 2026. Non è chiaro se viene esteso tutto il contratto, quindi sia come allenatore che come presidente, o soltanto la parte dirigenziale, ipotizzando un nuovo allenatore alla fine di questa stagione. Qualche giorno fa, lo stesso Messina aveva dichiarato al podcast BSMT condotto da Gianluca Gazzoli che «Milano è la mia ultima tappa da allenatore e quando deciderò, farò il presidente. Così mi hanno chiesto Armani e Dell’Orco, con loro mi trovo benissimo».
Nel frattempo, continuerà ad allenare e dirigere le operazioni. «Voglio avere il controllo su tutto - aveva aggiunto nella stessa intervista - perchè voglio evitare di trovarmi in una di quelle situazioni europee dove c’è un tuo alter ego che sceglie i giocatori e mi dice che alleno male.
Ieri, dopo la sconfitta a Sassari, la quinta in dieci partite di campionato, i tifosi erano inferociti sui social, specialmente sotto ai post ufficiali della società. La stragrande maggioranza ne chiedeva le dimissioni, oggi i toni sembrano più smorzati, ma l’avvio di stagione con molte ombre e poche luci, anche in Eurolega, non piace ai sostenitori meneghini. Che chiedono risultati e impegno e vogliono che Messina sia chiaro. In pratica, la richiesta è che gli sforzi economici di Giorgio Armani non vengano dilapidati in questo modo. Cruciale è la settimana che si apre: Bayern Monaco e Partizan Belgrado in trasferta in Eurolega e il big match domenica al Forum contro la Virtus Bologna, riedizione delle ultime due finali scudetto, con Bologna lanciatissima in testa alla classifica. Dopo tre sconfitte consecutive tra campionato e coppa non si può e non si deve più sbagliare.
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