Il Napoli stecca il primo atto della semifinale di Europa League: al San Paolo finisce 1-1 contro gli ucraini del Dnipro. Ma stavolta agli azzurri di Benitez si può imputare...
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Tema tattico scontato: Napoli che attacca e Dnipro che prova a far male in ripartenza. La pressione del Napoli produce un'occasione al 5', ma il tiro dal limite di Callejon - al volo su un rimpallo, non era facile - è una mezza ciabattata. Al 9' è Insigne a sfiorare il gol con un tiro da lontano. Rispetto al match con il Milan di campionato non è uguale solo la squadra, ma anche il copione del primo tempo. Jorginho arranca e sbaglia tutti gli appoggi, il Napoli ha il predominio territoriale ma agisce con lentezza, creando poche occasioni limpide. La migliore è al 21': Higuain serve Insigne che taglia in area, ma l'anticipo sul portiere è fuori. Poca roba però: il primo tempo finisce 0-0, proprio come contro il Milan.
La ripresa comincia subito con il Napoli all'attacco. Al 49' Hamsik cerca Callejon, ma la difesa mette in angolo. E' l'azione del vantaggio: sul cross di Hamsik David Lopez anticipa tutti e mette dentro di testa il suo primo gol con il Napoli. Tanto timore alla vigilia per l'abilità sulle palle inattive degli ucraini e gli azzurri sbloccano una gara complicata proprio su calcio da fermo. Ora la partita cambia storia: il Dnipro deve scoprirsi per provare a trovare il pari e lascia spazi. Ma il Napoli, come troppe volte in questa stagione, non ha il killer instinct. Higuain si fa respingere quattro occasioni dal portiere Boyko, ma più che l'abilità - e la fortuna - dell'ucraino contano gli errori di mira del Pipita.
Il Dnipro deve provare a fare la partita, ma mostra tutti i suoi limiti tecnici e rischia grosso. A un quarto d'ora dalla fine è ancora Higuain a sprecare il match point, tentando un difficile dribbling in area invece di tirare, per poi concludere con un mezzo lob respinto dal portiere. Troppo spreco, all'80' sull'unico tiro in porta del Dnipro arriva il pari. Ma Seleznyov, che mette dentro di piatto sul cross di Rotan, è in offside di quasi due metri. Il suo compagno che tenta di anticiparlo ma non trova il pallone - ed è quindi in posizione attiva - è ancora più avanti. Una topica colossale di arbitro e guardalinee, un colpo che stende il Napoli, che non riesce più a costruire azioni pericolose. Ora in Ucraina un compito difficilissimo attende gli uomini di Benitez. Non impossibile, però, se il Dnipro è quello visto stasera.
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