Fabregas al Como, che colpo: dai trofei all'arrivo in Italia

Fabregas al Como, che colpo in Serie B: dai trofei all'arrivo in Italia, così è nata l'operazione a sorpresa
Dal sole delle Canarie alla bellezza suggestiva del lago di Como. Dalla possibilità di andare a giocare a Las Palmas a quella dello sbarco in Italia, in B. Cesc Fabregas,...

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Dal sole delle Canarie alla bellezza suggestiva del lago di Como. Dalla possibilità di andare a giocare a Las Palmas a quella dello sbarco in Italia, in B. Cesc Fabregas, anni fa corteggiato dal Milan (ma non se ne fece nulla), si è deciso ad accettare la corte del club lariano, con il quale firmerà un biennale. Arrivato appena 16enne all’Arsenal, dalla Cantera del Barcellona, lo spagnolo è stato uno dei centrocampisti più forti in Europa. Vestiva la maglia dei Gunners allenati da Arsene Wenger, che con coraggio decise di puntare su quel ragazzino catalano, preferendolo al totem Patrick Vieira. A proposito di fiducia nei giovani, cosa che in Italia un po’ manca. A Londra Fabregas, oggi 35enne, vinse una FA Cup e una Community Shield, giocando dal 2003 al 2011 (303 presenze, 57 reti), per poi tornare al Barcellona di Pep Guardiola e restare tre anni, Senza, però, trovare una vera collocazione tattica adeguata. Ma giusto in tempo per vincere un campionato, una Coppa di Spagna, due Supercoppe spagnole, una Supercoppa Europa e un Mondiale per club. Tornò a Londra, ma stavolta al Chelsea, nel 2014. In Blues restò fino al gennaio 2019 conquistando due campionati, una FA Cup e due Coppe di Lega inglese. Insomma, Fabregas sa come si vince.

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Gli anni al Monaco

Anche se negli ultimi anni, con la maglia del Monaco, si è perso un po’. Ha smarrito la sua strada, che cercherà di ritrovare in questo finale di carriera in Italia, al Como. In fin dei conti, non è l’unico fuoriclasse ad aver scelto il Belpaese. C’è anche Ribery, alla Fiorentina prima e alla Salernitana adesso. Certo, negli ultimi 12 mesi Cesc ha giocato 39’ nelle due sfide contro lo Sparta Praga dell’agosto 2021, preliminare di Champions favorevole ai monegaschi, poi sempre nel mese estivo altre due apparizioni dalla panchina in campionato contro Lorient e Lens.

In settembre il primo tempo in Europa League contro lo Sturm Graz austriaco. Poi il calvario fisico è una sola partita in questo 2022, col Monaco B contro l’Aunagnebin aprile. Adesso il Como per cercare di tornare in parte quello del passato. Che noi tutti ci ricordiamo con quel rigore decisivo per la Spagna nei quarti degli Europei del 2008. Quando eliminò l’Italia di Roberto Donadoni, campione del Mondo in carica, con le Furie Rosse che fino al 2012 aprirono un ciclo irripetibile.

 

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Il Mattino