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Fabrizio Corona attacca Luciano Spalletti e lo fa attraverso alcune storie sul suo profilo Instagram. «I calciatori debbono sapere che sono personaggi famosi e che ci sono altre tipologie, altre professioni, dove si diventa altrettanto famosi andando a spiare e osservare quelli che sono i comportamenti di personaggi famosi: sciacallare un pò su quello che loro fanno per avere altrettanta pubblicità», aveva detto il ct della Nazionale poche ore prima della gara contro Malta, tornando sulla vicenda delle scommesse che ha coinvolto i due azzurri Zaniolo e Tonali, riferendosi anche alle indiscrezioni-rilevazioni dell'ex re dei paparazzi. Ecco quindi che si accende uno scontro indiretto con Corona che torna a scuotere l'ambiente della Nazionale.
Caos scommesse
«Spalletti è entrato come parte in causa per cercare di proteggere il suo lavoro e i suoi interessi dalla destabilizzazione che deve aver provocato l'arrivo della procura a Coverciano.
La replica
Corona replica alle parole dell'ex allenatore del Napoli reputandole gravi visto il clamore mediatico sul caso scommesse. «La tua esuberante autoreferenzialità facilita le parti in causa (e i tuoi detrattori) a spostare il focus dell'attenzione dalla notizia a colui che dà la notizia. E quindi che cada fango su Corona perché, paternalisticamente, i giocatori non sono più atleti professionisti, ma ragazzini fragili: da proteggere, poverini, dalla loro ricchezza». Poi conclude: «Che Spalletti però sposti l'attenzione su di te, non prendendo atto dei problemi che ha in casa, è abbastanza grave. È molto grave».
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