Ferrari alla resa dei conti: mail di Binotto ai suoi collaboratori

Ferrari alla resa dei conti: dura mail di Binotto ai suoi collaboratori
Un inizio di stagione disastroso. Soltanto il secondo posto ottenuto da Leclerc in nel GP d’Austria, un po’ per talento, ma anche per circostanze fortunate, ha salvato...

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Un inizio di stagione disastroso. Soltanto il secondo posto ottenuto da Leclerc in nel GP d’Austria, un po’ per talento, ma anche per circostanze fortunate, ha salvato parzialmente il bilancio Ferrari. Ma dopo 3 gare, il Cavallino è quinto nella classifica Costruttori, preceduto ovviamente dalla stratosferica Mercedes, poi da Red Bull, McLaren e Racing Point. Non funziona quasi nulla, la SF 1000, prima di tutto, ma anche i piloti e la squadra in generale. Ieri Mattia Binotto, che secondo un’indiscrezione prima avrebbe inviato una mail molto dura agli uomini della Gestione Sportiva, ha rilasciato una dichiarazione: «È il progetto complessivo della vettura che va rivisto, pur consapevoli dei limiti regolamentari esistenti. In F1 non esiste la bacchetta magica ma dobbiamo cambiare marcia per invertire questa tendenza, nel breve e nel lungo periodo. Se necessario, dobbiamo rivedere anche l’organizzazione per migliorare e rinforzare il metodo di lavoro dove ce n’è più bisogno. Per questo dobbiamo capire quali sono le dinamiche che ci hanno portato alla situazione attuale». Poi il team principal della Ferrari ha aggiunto: «Ho fiducia nelle persone che lavorano in GES: abbiamo iniziato un percorso che ci deve portare a riaprire un ciclo vincente. Sarà lungo ma tutta l’azienda ne è consapevole e supporta questa visione. Per questo mi fanno sorridere certe notizie che si leggono in giro: non è tagliando teste che si fa andare più veloce una vettura». 

 
Ma, cosa si potrà fare adesso per tentare almeno di salvare il salvabile? Non molto. Al massimo qualche cambiamento di ruolo. Il campionato incombe. Fra una decina di giorni i team torneranno in pista a Silverstone per due corse consecutive. Si gareggerà in un circuito da alta velocità, dove potenza e aerodinamica sono decisive. Non è necessario fare le Cassandre per prevedere un’altra batosta. Anche se in F1 in teoria può succedere tutto o il contrario di tutto. Quando le regole sportive e tecniche impongono tante, troppe, limitazioni, è ancora più difficile modificare e migliorare le monoposto. Qualche sviluppo aerodinamico, forse un musetto un po’ più stretto, una sospensione ritoccata, sono queste le soluzioni più gettonate.


La sfida non è soltanto quella della pista. Toto Wolff è una delle persone più astute che circolano nel paddock. Oltre ad aver ottenuto dalla Fia una direttiva per tarpare le ali alla power unit Ferrari, ha anche rinforzato i team satelliti, Racing Point e persino Williams, in maniera di mettere un bel numero di “ostacoli” davanti alla Ferrari. Questo è un mondo nel quale bisogna essere furbi. Attenti a Honda e Renault: stanno rompendo troppi motori. Le norme dicono che se c’è un problema d’affidabilità si può intervenire sulla power unit. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino