Figc, Lotito non si candida Sibilia, Gravina e Tommasi in corsa

Figc, Lotito non si candida Sibilia, Gravina e Tommasi in corsa
Alla fine quello di Lotito era solo un bluff. «Non mi candido perché sarebbero troppe le conseguenze per la Lazio. E io questo non lo voglio». In realtà...

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Alla fine quello di Lotito era solo un bluff. «Non mi candido perché sarebbero troppe le conseguenze per la Lazio. E io questo non lo voglio». In realtà è stato per tutta la giornata di ieri una caccia ai voti per il patron biancoazzurro che però non ha trovato le firme necessarie per poter correre per la presidenza della Figc («non è vero, ho numeri importanti», prova a giustificare). In A ne servivano 11 (e si è fermato a 10, tra questi c'è De Laurentiis che ora dovrà riflettere su chi spostare il proprio voto) mentre in B ne servivano 12 (e ne ha ottenute 11). Insomma, un flop. Fino a tarda notte, ha provato a convincere gli indecisi della serie B a mettere la firma alla sua candidatura, ma nessuno lo ha fatto. Una delusione. Lotito ora spera di poter essere eletto in Consiglio federale, ma si fa fatica a pensare che riesca ad ottenere 12 voti, dopo aver fatto questo buco nell'acqua. Gli anti-Lotito sono capeggiati dalla Juventus, dall'Inter e dalla Roma. C'è pure Cairo, ieri velenosissimo. «Lotito non sarebbe credibile alla presidenza della Figc. Tommasi? Non lo voglio. Il presidente deve avere le capacità politiche di unire le varie componenti». I candidati dunque sono tre ovvero Sibilia, Gravina e Tommasi. Con l’assemblea di serie A che non ha espresso alcuna candidatura e dove i club andranno in ordine spazio alle urne federali. La serie A, senza candidato, a questo punto andrà in ordine sparso e stessa cose per i club di serie B. L’impressione è che, nonostante i presidenti della serie A ovviamente non siano contenti dello scenario, la presidenza della Figc passi per l’accordo tra Sibilia e Gravina: l’intesa (possibile), con Gravina vicario della Figc darebbe via libera all’elezione del potente presidente dei dilettanti. Con Tommasi alla guida del Club Italia». Resta cruciale, in ogni caso, il ruolo della Lega di A, da nove mesi commissariata. Il 22 è chiamata ad eleggere i suoi dirigenti. Chissà se ci riuscirà.
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Il Mattino