Fattore campo e solito bomber. Pubblico e gol la chiave di volta. Scarica grinta e sicurezza Michele Luongo, attaccante classe’87. In famiglia si mastica e si pratica...
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Gremita all’inverosimile la piscina Simone Vitale, sempre più fortino inespugnabile del roster di Matteo Citro. «Siamo molto contenti. Sfida equilibrata e tirata: serviva carattere e forza di nervi. Durante tutto l’anno la squadra ha dimostrato di avere personalità e di saper soffrire, quando le partite erano in bilico». Non agevole superare nella prima finale i nerazzurri del napoletano Gianluca Cappuccio. «Siamo venuti fuori alla distanza. Trovato il guizzo nel quarto periodo», osserva il goleador giallorosso. «Era importantissimo rispettare il fattore casa. Mercoledì 26 giugno andiamo ad Anzio con la stessa voglia e la medesima energia, per cercare di chiudere definitivamente il discorso promozione».
Posta pesante in palio: il salto di categoria. «Incontro risolto negli ultimi 40”. Sempre in vantaggio, da parte nostra c’è un po’ di rammarico. Quando si sbagliano tante superiorità numeriche nei momenti importanti, si rischia di pagare dazio: la pallanuoto è questa», ammette Federico Lapenna, centroboa romano e romanista, ex di Canottieri Napoli e Acquachiara. «E’ l’inizio di una battaglia. Proveremo a portare la serie a gara 3», conclude Lapenna.
Si giocherà ad Anzio alle ore 18. Per i napoletani Andrea Scotti Galletta e Stefano Mauro potrebbe essere la volta buona. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino