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Ritorno amarissimo per Cesare Prandelli alla guida della Fiorentina: contro il Benevento reduce da cinque sconfitte di fila Coppa Italia compresa è arrivata una sconfitta per 1-0 a firma di Improta, primo gol per lui in Serie A. Oltre al risultato, che spinge i viola a ridosso della zona retrocessione dopo esser stati scavalcati dallo stesso Benevento, a dover preoccupare il tecnico di Orzinuovi appena subentrato a Iachini e tornato sulla panchina viola a 10 anni di distanza è la prestazione deludente a tutti i livelli, compreso quello caratteriale. Anche dopo lo svantaggio arrivato a inizio ripresa su errore di Biraghi e nonostante i cinque cambi (uno forzato per il risentimento muscolare accusato a Ribéry nel primo tempo) la reazione non è arrivata: Prandelli ha provato a rivoltare la formazione iniziale ma senza costrutto e, dato che allarma, senza mai davvero impegnare il portiere avversario se non all'85, con Vlahovic di tacco, e addirittura nel primo tempo mai si era avvicinata nell'area del Benevento in maniera concreta e incisiva.
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Troppo poco insomma per una squadra chiamata a ripartire dopo un inizio di stagione pieno di problemi a iniziare dal reparto d'attacco: quella di oggi è stata la terza partita di fila che i viola hanno chiuso senza segnare. Ben altro clima in casa Benevento: dopo un primo tempo giocato con ordine e mirando più a chiudere gli spazi che ad aprirseli per qualche contropiede la squadra di Pippo Inzaghi si è accesa quando ha capito che questa Fiorentina era battibile. E così dopo il cambio azzeccato di Sau per Roberto Insigne è arrivato il gol di Improta che ha dato la carica ai campani e costretto i viola a inseguire: peccato per Prandelli (privo già prima di cominciare di Callejon appena uscito dalla quarantena e di Bonaventura out per un fastidio alla caviglia) che Vlahovic ha fallito di testa una ghiotta occasione e nel prosieguo della gara ha più rischiato che costruito.
Il Mattino