Con un occhio rivolto al campo, per preparare la sfida di domani a Viterbo, e l'altro al mercato, per definire la lista dei 24, Piero Braglia sta provando a plasmare una...
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A rafforzare l'idea di voler allestire un Avellino camaleontico sono anche le direttive che l'allenatore toscano ha dato a Salvatore Di Somma per le ultime tre caselle da coprire, oltre a quella già virtualmente occupata da Zennaro. Verificate per l'ennesima volta le difficoltà di arrivare a Gigi Castaldo, infatti, Braglia si è detto disposto anche a rinunciare ad un attaccante in cambio di un elemento duttile capace di giocare alle spalle di una o due punte. Cosa che Di Somma sta in queste ore cercando di fare con grande astuzia contattando soprattutto quei club, anche di cadetteria, che hanno messo fuori rosa dei calciatori dall'ingaggio importante ma che possono fare la differenza. Domenico Mungo, invocato da Braglia fin dal primo giorno del suo arrivo in Irpinia, resta in cima alla lista dei desideri anche perché l'agente Andrea Modora ha quasi trovato la strada per arrivare alla firma. La differenza da colmare è scesa a 25mila euro a cui il ragazzo, in extrema ratio, potrebbe alla fine anche rinunciare. Non a caso, ieri sera, Modora ha avuto un nuovo colloquio con Sandro Federico al quale ha avanzato una proposta per arrivare alla rescissione. In pratica, in cambio di una buonuscita (pari più o meno alla cifra che manca alla firma) Mungo accetterebbe di stracciare i due anni di contratto per poi accordarsi con l'Avellino e firmare un altro biennale alle cifre proposte dagli irpini. La palla è pertanto passata nuovamente tra i piedi di Federico e del Teramo che in giornata decideranno il da farsi.
Da Frosinone è invece ieri sera arrivato il no per Andrea Errico. Il 21enne ex Viterbese è stato dichiarato incedibile anche su pressione del suo agente Andrea Pasini che ha smorzato sul nascere qualsiasi prospettiva di ritorno in Lega Pro. Quasi contemporaneamente però da Livorno è arrivata la buona notizia che Di Somma attendeva da giorni su Agostino Rizzo. L'ostinazione del ragazzo nel rifiutare il ritorno in amaranto ha sortito gli effetti sperati. In mattinata, salvo ulteriori ripensamenti, l'affare potrebbe anche essere definito per la gioia dello stesso Braglia che nel periodo in cui ha allenato l'ex capitano della Primavera del Palermo ne ha apprezzato le caratteristiche. Come da strategia consolidata negli anni da parte del direttore sportivo stabiese, però, l'obiettivo è quello di piazzare un colpo importante sul suono del gong andando a pescare nelle liste della squadre cadette. Nicola Citro, 31 anni che il Frosinone ha messo fuori rosa insieme a Besea e Matarese, resta nella lista dei papabili con tutti i rischi e i pericoli legati alla sua condizione fisica (soffre da anni di pubalgia) e del suo stipendio. In pratica il Messi di Fisciano potrebbe arrivare, come altri, solo negli ultimi minuti della sessione estiva nel caso in cui il Frosinone lo offrisse quasi gratis per non tenerlo a casa e pagargli l'intero stipendio. Più o meno nelle stesse condizioni, ma con un ingaggio addirittura più alto, è da ieri anche Marco Firenze della Salernitana. Il trequartista genovese di 27 anni è finito fuori rosa anche perché Castori intende puntare tutto sull'ex biancoverde Tutino. Dovessero nei prossimi giorni naufragare tutti i tentativi di farlo restare in serie B, il suo agente Pisacane. non ha escluso di dirottarlo proprio in Irpinia con l'ingaggio quasi tutti a carico dei granata. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino