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Sarà ancora rivoluzione. Dopo la gestione Sensi, dal 2011, è successo con Di Benedetto, Pallotta e adesso con i Friedkin. E ogni ribaltone è sempre partito dal tecnico. Individuato il nuovo: è Sarri. Senza trofei da 13 anni, la Roma non avuto continuità in panchina: Luis Enrique si è chiamato fuori, Zeman, Andreazzoli, Garcia e Di Francesco sono stati esonerati, Spalletti ha sbattuto la porta e Ranieri è stato solo ringraziato. Adesso tocca a Fonseca: il rinnovo automatico, senza aver raggiunto la Champions, è definitivamente saltato dopo il crollo di Manchester, anche se da tempo il suo destino era segnato. La proprietà Usa dovrà sopportarlo per altre 6 partite: il ritorno di coppa contro lo United e le 5 gare del finale di campionato. Infuriati per l’umiliazione di giovedì sera, i Friedkin, assenti a Old Trafford (erano in Inghilterra, ma sono stati bloccati da motivi personali e non di affari), hanno preferito non anticipare il divorzio. Manca meno di un mese al traguardo (23 giorni), meglio non impegnarsi con un altro allenatore.
Sarri, sotto contratto con la Juve fino al 30 giugno, ha già dato la disponibilità per interposta persona. Il suo manager Ramadani l’ha girata a Pinto: si rivedranno la prossima settimana.
I Friedkin si aspettano di vedere almeno un po' di orgoglio. Sanno di aver sbagliato a non cambiare Fonseca in estate. Pure i giocatori, dopo il ko contro il Siviglia, è come se lo avessero bocciato. Basta pensare a Dzeko che ne contestò in pubblico la preparazione tattica della sfida. Il portoghese ha rischiato dopo la figuraccia dei 6 cambi contro lo Spezia. La proprietà Usa si è pentita di aver permesso all’allenatore di togliere la fascia di capitano al bosniaco, leader per i compagni. Fonseca è stato poi scaricato dal gruppo quando ha cominciato a criticare l’atteggiamento della squadra. Il momentaneo 3° posto ha solo rinviato lo strappo: il raccolto misero di 5 punti nelle ultime 7 partite è il rimprovero più fastidioso per il tecnico, colpevole di aver scartato il campionato, dedicandosi solo all’Euroleague. La rivoluzione non sarà solo in panchina. Cambieranno medici e preparatori atletici perché 114 infortuni in meno di 2 anni sono inaccettabili. I giocatori si sono spesso lamentati di allenarsi poco: fisicamente la Roma ha spesso tenuto per un tempo a partita. Nelle rimanenti 6 gare saranno valutati i giocatori in rosa (e quelli all’estero). Nessuno ha la certezza di restare, nemmeno i giovani: il gruppo sarà sotto esame. A giudicare saranno Pinto e a quanto pare Sarri. Reynolds e Calafiori potrebbero andare a fare esperienza. Il nuovo tecnico ha già indicato di quali rinforzi ha bisogno per il suo 4-3-3: il portiere, Musso o Gollini, il centrale difensivo, contattato Bonifazi, il terzino capace di giocare su entrambe le fasce, Hysaj il più accessibile, il regista, Jorginho davanti a Koopmeiner, e il centravanti, Milik ha superato Belotti. La Roma si è allenata all’Etihad Campus del City e volerà a Genova solo domenica mattina. Fonseca, intanto, è stato raggiunto nella Capitale dal suo agente Abreu.
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