Un segnale forte doveva esserci dopo il doppiaggio da parte della Mercedes a Budapest e il «segnale forte» è arrivato. La Ferrari rivede la struttura...
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«Come avevamo anticipato nei giorni scorsi - afferma Mattia Binotto Managing Director e Team Principal Scuderia Ferrari - abbiamo voluto intervenire sulla struttura organizzativa dell'area tecnica in modo da rendere sempre più veloce ed efficiente il processo di ideazione e sviluppo della prestazione della vettura. C'era bisogno di dare una sterzata, identificando in maniera più netta responsabilità e processi e, al tempo stesso, ribadendo la fiducia dell'Azienda in questo gruppo tecnico. L'area affidata a Cardile, che si avvarrà del contributo di esperienza di Rory Byrne e continuerà a contare su un tecnico preparato come David Sanchez, sarà il fulcro dello sviluppo della prestazione della monoposto». Il primo esame, dopo la brutta prova nel Gp d'Ungheria, la doppia gara a Silverstone ad agosto.
«Siamo convinti - aggiunge Binotto - che il valore delle persone Ferrari sia di assoluto livello e non abbia nulla da invidiare a quello dei nostri maggiori concorrenti, però dovevamo intervenire per dare un segnale forte di discontinuità, alzando l'asticella delle responsabilità dei leader di ciascuna area.
Il Mattino