OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
10 Verstappen
Duro, aggressivo, spesso al limite e qualche volta fuori dalle righe (non solo metaforiche ma anche quelle bianche che delimitano la pista) ma bravo bravo bravo. Numeri incontestabili: 10 vittorie, 10 pole e 651 giri in testa. Ha dimostrato che a pari macchina Hamilton è battibile. Ma soltanto da un fuoriclasse come lui.
9,5 Hamilton
Esce a testa alta anche senza corona iridata in testa. Il paradosso è che nella gara decisiva ha guidato meglio di Verstappen, però ha perso il titolo per colpa di una safety car. Pesa nella sua stagione la collisione di Silverstone che ha messo ancora più rabbia in corpo a Verstappen.
8,5 Sainz
È il migliore “degli altri” perché dietro i piloti dei due top team c’è lui.
8,5 Red Bull
Perde il mondiale Costruttori ma vince quello Piloti che è il più importante. Per tutto l’anno e anche nella corsa decisiva si è dimostrata la squadra migliore e la più creativa nelle strategie.
7 Leclerc
Ha alternato sprazzi da campione (come la pole in Azerbaijan) a errori grossolani (come l’incidente a Monaco quando poteva prendersi pole vittoria). Corse all’attacco alternate a gare scialbe. Un solo podio contro i quattro di Sainz e 5,5 punti dietro a lui in campionato: il confronto tra i due stride.
7 Mercedes
Vince il mondiale Costruttori con 28 punti di vantaggio sulla Red Bull ma chi ci fa caso? Per il mondo conta solo il titolo Piloti e in quella classifica i piloti Mercedes sono stati sconfitti sonoramente. Il team è stato anche debole nelle strategie.
6,5 Ferrari
Ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissa: finire almeno terza nel campionato Costruttori. Ma la SF21 si è dimostrata incapace di battersi per una vittoria: più lenta di quasi un secondo al giro dei top team e molto critica sul consumo gomme.
6 Giovinazzi
Termina la sua ultima stagione in F1 con appena 3 punti. Paga la scarsa competitività della Alfa Romeo-Sauber e certi errori tattici del team che spesso gli hanno fatto perdere piazzamenti dignitosi.
4 Masi
Il direttore di gara della F1 è bocciato. Ha condizionato l’esito del mondiale prima validando una gara-farsa come il GP Belgio (2 giri appena sotto safety car) poi mettendo la bandiera rossa a sproposito in Arabia Saudita oppure ignorandola quando serviva davvero: nel finale di Abu Dhabi.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino