Futsal Fuorigrotta, il sogno di Arillo: «In gol con la maglia azzurra dell'Italfutsal»

Attilio Arillo
Doppia A. Iniziali e serie. Ecco il suo identikit. Attilio Arillo, centravanti classe 1994, maglia numero 9. Tornare a giocare il suo desiderio immutato, anzi accresciuto. E...

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Doppia A. Iniziali e serie. Ecco il suo identikit. Attilio Arillo, centravanti classe 1994, maglia numero 9. Tornare a giocare il suo desiderio immutato, anzi accresciuto. E allora turbo Fuorigrotta. Dopo le  conferme di Mario Imparato e Luca De Simone, arriva anche il rinnovo del giocatore di Pianura. Continua l’avventura in maglia biancazzurra tra obiettivi, sogni e speranze. Insieme per un altro anno.


Futuro. «Non sappiamo ancora se disputeremo la serie A1 oppure resteremo in A2. Incrociamo le dita». In attesa di decisioni ufficiali «ma con la voglia di fare sempre bene e combattere su tutti i campi». Rialzo e rilancio. Ambizioni rinnovate nell’ottica della nuova categoria. Vetrina importante e passerella essenziale. Un motivo in più per lanciare chiari segnali (e non di fumo) al commissario tecnico dell’Italfutsal Alessio Musti. «Lo ammetto, il mio sogno è calcare il parquet della serie A1, confrontarmi ad alti livelli, riprendermi un’altra volta quella maglia azzurra, che tanto mi piace sin da bambino». Direzione e programma. «Ct Musti sa il mio valore e già mi ha convocato in passato. Farò il possibile per mettermi in mostra e farmi notare».
 
Lockdown. «Dopo più di due mesi di stop, penso sia arrivato il momento di dedicarci a quanto maggiormente ci piace: allenamenti e partite, per farci trovare pronti per la stagione che verrà».
 
Verso la normalità. «Alle spalle situazione inimmaginabile e infernale. Per fortuna stiamo ritornando pian piano alla vita, sperando che l’emergenza pandemica da Covid-19 finisca presto», auspica il napoletano.
 
Gol stagionali come il numero di maglia: 9. «Confermo ma anche la 10 mi stuzzica. Sono due maglie che ho sempre indossato e quelle che mi piacciono di più. Negli ultimi anni ho vestito la 9, perché la 10 era «occupata» da Luca De Simone, un ragazzo che la merita tanto», ammette l’ex Feldi Eboli.
 
Fase 2. Lo scugnizzo partenopeo vuole scaldare i motori. «Sono molto contento di aver trovato l’accordo con il Futsal Fuorigrotta, non ho mai pensato di andare via, uno dei top club a livello nazionale. Non vedo l’ora di iniziare, combattere e gioire con questi colori».
 
Rebus. Chi sarà l'erede di Fabio Oliva? «Non conosco davvero il profilo del nuovo tecnico. Nicola Ferri è una bravissima persona, ho un bel rapporto con lui ma non saprei nulla in merito. Mi farò trovare pronto chiunque dovesse essere la guida tecnica del Fuorigrotta», spiega Attilio.
 
Esalta le sue doti realizzative il presidente Serafino Perugino. «Sono soddisfatto di averlo ancora con noi, la sua esperienza e la sua forza ci daranno una grande mano, a prescindere dal campionato che andremo a disputare. Ringrazio il procuratore Fabrizio Correra per la disponibilità e l’esito felice della trattativa».

A1 o A2 con l’inalterata volontà di segnare e vincere.
 
 
 
 

 
 
 
 
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Il Mattino