Fiorentina, ora Gattuso frena: per Galtier ci sono altre offerte

Fiorentina, ora Gattuso frena: per Galtier ci sono altre offerte
Mica c'è solo il Napoli dietro Galtier. E De Laurentiis lo sa bene. C'è il Nizza ma anche il Lione. Dunque, non sarà semplice passare da un colloquio...

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Mica c'è solo il Napoli dietro Galtier. E De Laurentiis lo sa bene. C'è il Nizza ma anche il Lione. Dunque, non sarà semplice passare da un colloquio a un bel deciso oui del marsigliese che sta riuscendo nell'impresa di fermare la dittatura del Psg in Ligue 1. D'altronde, lo stesso patron azzurro mica ha già concluso il suo casting. Per carità: l'idea di un colpo di scena targato Gattuso, però, sembra l'unica ipotesi esclusa dal ventaglio sul tavolo. De Laurentiis non ha mai mandato un segnale di riapertura (e Rino è rimasto in attesa fino a pochi giorni fa) né adesso Gattuso è più disposto ad ascoltare il suo presidente.

D'altronde, di sicuro De Laurentiis non si metterebbe nelle condizioni di farsi rifiutare la proposta di restare da parte di Ringhio. C'è quel contratto di rinnovo fino al 2023 pronto dal 12 gennaio che è rimasto lì a far polvere in un cassetto della Filmauro. C'erano i pareri dei rispettivi uffici legali, c'era il parere dello studio Ponti che segue i diritti di immagine e c'era l'ok anche dell'avvocato di Gattuso, Piero Baffa, il legale di fiducia del tecnico. Ma invece dell'appuntamento per la firma è arrivato l'altolà post Verona-Napoli.

E da quel momento, del contratto si sono perse le tracce. Insomma, titoli di coda scontati. Spalletti e Allegri sono più o meno allo stesso punto: certo all'ex allenatore dell'Inter non deve far grande piacere sapere che è la pista B, nel caso in cui Max dovesse declinare l'offerta azzurra perché, ovviamente, preferirebbe l'eredità di Zidane al Real Madrid (e come dargli torto). Ma è davvero un puzzle complicato, quello delle panchine di serie A. A parte la Roma, c'è un valzer senza fine. Lo stesso Milan tiene sui carboni ardenti il povero Pioli: dovesse esserci il sorpasso della Juventus, probabile che paghi lui per il flop rossonero (anche se l'assenza prolungata di Ibrahimovic vale molto più di un alibi). Mentre Pirlo pare destinato all'addio.

SOPRA LA PANCA


Gli spifferi sono forti, arrivano dappertutto. C'è tanta aria sulle panchine dell'intera serie A. Le turbolenze in casa Juventus tengono in ansia Pirlo, per l'appunto, ma anche alla Lazio Simone Inzaghi vive giorni strani (e al Napoli piace assai), mentre Juric sembra ormai destinato al Torino e De Zerbi andrà allo Shakhtar Donetsk. Con Italiano che balla tra Sassuolo e un ritorno di fiamma firmato proprio De Laurentiis rimasto spiazzato dalle difficoltà dello Spezia nel girone di ritorno (e dal 4-1 del Napoli al Picco). E Sarri? La sua prima scelta è il Tottenham. Normale che dopo una stagione così, tutti cercano Gattuso. E pure con insistenza. La Fiorentina, la Lazio e la Juventus hanno iniziato i propri sondaggi. Ma anche lo stesso Nizza ha chiesto di lui a Mendes. Il club viola, come raccontato, non è mai stato vicinissimo a Gattuso. Non perché Rino abbia di nuovo rifiutato ma perché ha rinviato ogni approfondimento alla fine della stagione. Anche perché, in cuor suo, ha atteso un segnale (che non è mai arrivato) dal Napoli. Pensare che il tecnico calabrese si sia messo a parlare con la Fiorentina di mercato o altro, in piena corsa per la Champions, vuol dire non conoscere Ringhio. Peraltro, in questo momento attento alle lusinghe della Juventus (che aspetta Zidane), dove un lavoro sotterraneo lo stanno facendo i calciatori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino