Gattuso, il nodo della penale: Mendes chiama De Laurentiis

Gattuso, il nodo della penale: Mendes chiama De Laurentiis
Inviato a Castel di Sangro  De Laurentiis e Gattuso hanno fatto un patto a Capri, hanno siglato una specie di intesa: di futuro, ovvero del futuro dell'allenatore, non...

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Inviato a Castel di Sangro 

De Laurentiis e Gattuso hanno fatto un patto a Capri, hanno siglato una specie di intesa: di futuro, ovvero del futuro dell'allenatore, non si parlerà più per qualche mese. E in questi giorni nel ritiro di Castel di Sangro, dove De Laurentiis è presente fin dall'inizio, nessuno ha più toccato questo argomento, nonostante ci siano incontri praticamente ogni giorno. Sul punto, infatti, i due sono d'accordo: in questo momento il Napoli ha bisogno di pianificare la nuova squadra, facendo i conti con un mercato complicato, dunque è necessario mettere da parte gli argomenti più delicati (e il destino di Gattuso lo è). Poi si vedrà.




La verità è che può esserci un appuntamento improvviso che il Napoli potrà sfruttare per tornare a gettare le basi per il contratto di Ringhio e provare a blindarlo: ed è l'amichevole che è in fase di organizzazione a Lisbona a metà settembre (l'avversario dovrebbe essere lo Sporting). Perché Jorge Mendes, l'agente di Ringhio, ha lì il suo quartier generale ed è proprio in Portogallo che si potrà cominciare a capire se fin da adesso si può iniziare a pensare a un nuovo contratto per Gattuso. Anticipando i tempi previsti. Il Napoli ha un unico ostacolo al sì di Rino: ed è la maxi penale (si parla di 7 milioni) che De Laurentiis vorrebbe inserire nella bozza del nuovo contratto. Gattuso ha fatto intendere, tramite Mendes, che una clausola di questa dimensione non l'accetterà mai. Perché non vuole sentirsi come prigioniero in una città - e in una società - dove al momento lui si trova benissimo. Ma un giorno, chissà. E allora una clausola così alta sarebbe troppo vincolante. De Laurentiis, da parte sua, ha sempre inserito queste liberatorie: nei contratti di Mazzarri, Sarri e anche di Ancelotti. È un retaggio del cinema, soprattutto quello delle star americane. Lì nessuno si oppone, nel calcio spesso non tutti le accettano. Ed è il caso di Gattuso. 
 

Eppure, De Laurentiis e Gattuso, dopo le incomprensioni dei primi tempi, hanno iniziato ad andare a braccetto: il patron ha più volte sottolineato l'importanza del lavoro fatto da Rino per sistemare i cocci lasciati da Ancelotti. Gattuso lo ha ripagato con la Coppa Italia. Sarebbe stata meglio la Champions, ma anche il presidente è consapevole che certo le colpe della mancata qualificazione non sono dell'allenatore calabrese. Il contratto che lega Gattuso fino al 30 giugno del 2021 prevede un compenso di 1,4 milioni di euro e i diritti di immagine al 50 per cento ceduti al club azzurro. Ma Gattuso non ha il problema del contratto: è sereno, sorridente, spensierato. Quello del prolungamento non è un pensiero. Anzi. Fosse voluto andar via, avrebbe dovuto sborsare entro il 30 aprile 350mila euro. Non lo ha fatto. E non se ne è mai pentito. Ma adesso altre penali nell'eventuale nuovo contratto non le vuole. Unica condizione che Gattuso ha posto a Mendes. Intanto, è ufficiale la scelta di Cascione junior come tecnico della squadra Primavera. Gattuso e il nuovo tecnico degli azzurrini si sono già sentiti al telefono.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino