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Finisce in parità come all'andata il derby regionale tra e Gelbison e l'Avellino, questa volta però le squadre impattano segnando una rete per parte. Un risultato che consente ai cilentani di rialzare la testa dopo due ko, conquistando il primo punto nella nuova casa di Agropoli, e permette all'Avellino di allungare la serie utile.
I due tecnici De Sanzo i cilentani, e Rastelli, confermano l'assetto tattico a cui fanno affidamento. Per la Gelbison il collaudato 3-5-2 con Graziani in campo, mentre Fornito parte dalla panchina, mentre De Sena e Faella, fungono da terminali offensivi. Nel 4-3-3 dell'Avellino nella mediana subito in campo D'Angelo al ritorno a casa, mentre nel trio di attacco la novità è rappresentata da Di Gaudio al fianco di Trotta e Kanoute. Per i cilentani dopo la bruciante sconfitta con il Monopoli ed il ko con la Juve Stabia c'è voglia di riscatto, mentre per i lupi si vuole dare continuità alla risalita dopo la bella affermazione con il Pescara.
La gara si gioca con una bella cornice in particolare la tribuna ospite è praticamente piena con la presenza di oltre 800 tifosi biancoverdi. Sugli spalti anche il presidente D'Agostino al fianco del sindaco di Avellino, Festa. Il derby regionale inizia con il minuto di raccoglimento per ricordare Gianluca Vialli. L'inizio è scoppiettante dopo la partenza sprint dell'Avellino già pericoloso al 4' con Matera che impegna D'Agostino in angolo.
Poco dopo il quarto d'ora a passare è la Gelbison l'azione parte dai piedi del capitano Uliano che serve De Sena che approfitta dell'incerta difesa irpina per battere di sinistro Pane e portare in avanti i cilentani. Per De Sena è il quarto centro stagionale. Immediata la reazione dell'Avellino che nel giro di due minuti ristabilisce l'equilibrio: al 18' punizione di Matera, trova ben appostato Aya, che di testa da distanza ravvicinata batte D'Agostino per l'1-1. Al 22' ci prova ancora Kanoute, ma il suo diagonale viene respinto dall'estremo cilentano che compie un intervento salva risultato. Da questo momento il ritmo si fa più blando con la Gelbison che prova a rendersi pericolosa con calci da fermo, ma senza creare troppi problemi alla retroguardia irpina. Il tempo si chiude senza recupero. La ripresa si apre con le squadre che vengono accolte dalla presenza sulla tribuna dei tifosi dell'Avellino di uno striscione in ricordo di Vialli: «Combattere è stato l' unico verbo del tuo vocabolario.. Ciao Gianluca». Nella seconda frazione parte meglio la Gelbison e la prima occasione è sui piedi di Papa che su azione da corner calcia alto. Poi tocca a Matera al 6' il suo tiro cross è deviato. All'11 ancora cilentani in evidenza con Uliano che pressa Pane, il quale deve rifugiarsi in fallo laterale. Un minuto più tardi e De Sena si rende pericoloso ma spreca da buona posizione. Poi i due tecnici provano a cambiare qualcosa, inizia Rastelli, che toglie uno spento Trotta e inserisce Russo, e da il cambio anche a D'Angelo non apparso in grande condizione con Maisto. Anche De Sanzo, inserisce l'ex Verona Sane, al posto di Faella apparso in difficoltà. L'Avellino si fa vedere al 24' con Di Gaudio che costringe D'Agostino alla deviazione in corner. Gambale prende il posto di Kanoute, e alla mezzora si vede fermare da un provvidenziale intervento di Cargnelutti. Poi ci prova Moretti dalla distanza. L'ultimo tentativo è dei padroni di casa la 37' con un bolide di Fornito. Poi non accade più nulla nonostante i 4' minuti di recupero. Nella prossima giornata la Gelbison sarà di scena a Potenza.
Fabio De Sanzo accoglie col bicchiere mezzo pieno il primo punto del 2023. «A tratti è stata una bella partita, abbiamo tenuto testa all'Avellino.
Il Mattino