Napoli e Salerno, scherma e chanbara. Due città della medesima regione e due Nazionali insieme. Al via l’originale gemellaggio tra discipline contigue in nome dello...
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A suggellare l’inizio di un percorso sperimentale, che guarda lontano, Giovanni Desiderio, presidente Federazione Sport Chanbara Italia. «Speriamo in un futuro insieme». Grandi numeri, uno sport che cresce, valido per ragazzi, con la possibilità di praticarlo ovunque. «Questa attività sta riscuotendo successo negli ultimi 20 anni: la presenza sul territorio sta producendo i suoi frutti. Il chanbara si rivolge a tutti, anche agli adulti: una volta che provano, si divertono», afferma Desiderio, intervenuto al Club Schermistico Partenopeo, per dar vita all’iniziativa. «E’ stato divertente osservare atleti incuriositi nell’acquisire tecniche diverse dalle proprie ed osare attacchi differenti da quelli abituali: grandi campioni inizialmente impacciati, poi si sono calati in scioltezza nel «nuovo» sport, merito anche della loro dinamicità», rileva Laura Stefanelli, fiduciario regionale Campania Fesci. «Esperienza sicuramente da ripetere».
Tra i vincitori del 43esimo Mondiale di Tokyo i napoletani Christian Cappuccio e Giovanni Cafaro, entrambi argento in Giappone, Chiara Sabatasso di Capua (oro), e le quattro salernitane Asja Antonucci (oro), Miriam Aliberti (oro), Sara Di Nicola (bronzo) e Annachiara Contesimo (bronzo). Assente, invece, l’altro partenopeo Francesco Serrone (argento). Sinergie in previsione anche e soprattutto delle Universiadi di luglio.
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Il Mattino