Germania contro Francia, domani a Duesseldorf è già sfida Mondiale

Germania contro Francia, domani a Duesseldorf è già sfida Mondiale
Germania e Francia sono tra le favorite d'obbligo del prossimo Mondiale, quello senza l'Italia, e cominceranno a scaldare i muscoli domani, incrociandosi in amichevole a...

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Germania e Francia sono tra le favorite d'obbligo del prossimo Mondiale, quello senza l'Italia, e cominceranno a scaldare i muscoli domani, incrociandosi in amichevole a Duesseldorf per darsi magari appuntamento in finale a Mosca, il 15 luglio. Una sfida tra colossi del calcio, che saranno divisi tra la volontà di prevalere e quella «di non scoprire troppo le carte», come ha sottolineato oggi il ct dei tedeschi, Joachim Loew, perchè «se dovessimo ritrovarci di fronte al mondiale sarà di sicuro tutta un'altra partita». Loew ha annunciato che schiererà tra i titolari i campioni del mondo Boateng, Hummels, Mueller, Ozil e Kroos, mentre dovrà rinunciare agli infortunati Emre Can e al capitano Manuel Neuer, che sta recuperando dalla frattura ad un piede. Al suo posto giocherà il portiere del Barcellona, Ter Stegen, che, così come il madridista Kroos, conosce bene la maggior parte dei suoi avversari di domani. «Loro sono un team basato soprattutto su giocatori di Real, Barcellona e Atletico - ha detto ancora Loew -, è uniscono il meglio di tutte le tre squadre: il possesso del Barca, il pressing dell'Atletico e la velocità e le ripartenze del Real. Per questo la Spagna è tra le favorite assolute del Mondiale». La nazionale di Julen Lopetegui, dopo la marcia trionfale nel girone di qualificazione, potrà confrontarsi con la storica avversaria a ranghi quasi completi - mancheranno Morata, Pedro e Fabregas -, puntando ad un risultato di prestigio. A suonare la carica per le Furie Rosse è Gerard Piquè, giocatore simbolo del Barcellona, e del catalanismo, ma anche fiero e orgoglioso punto di forza della nazionale. «Il mio sogno è sempre stato giocare con la Spagna e il mio ricordo più felice da calciatore è la vittoria del Mondiale 2010» ha detto in un'intervista sottolineando la forte unione con i compagni di nazionale, magari proprio quelli dell«odiatò Real Madrid.
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Il Mattino