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Ebbene si, tra le big quest’anno c’è anche la Napoli targata Gevi. Che per un sorteggio elettrizzante quanto impietoso, si ritrova stasera al Palabarbuto alle 20 ad inaugurare la stagione (In diretta su Eurosport2) contro quella che da anni è la favorita n.1, l’Armani Milano. Una big che avrà anche scoperto di avere una bestia nera come la Virtus, ma che resta corazzata quasi inavvicinabile per la maggior parte dei team. Di sicuro si respirerà grande basket e davanti ad un bel pubblico: tutto esaurito e 1400 spettatori con green pass obbligatorio, il massimo consentito dal 35% della capienza. Che tra una settimana quasi certamente aumenterà almeno al 50%, cifra ritenuta a giusta ragione ancora insufficiente dal mondo della palla a spicchi, presidente Petrucci in testa.
Ma torniamo al neo battesimo di Napoli in A dopo 13 anni di assenza, un match dal forte sapore simbolico.
L’Armani accanto all’ossatura della scorsa stagione ha inserito Melli, Hall, Mitoglou, Daniels (infortunato), Ricci, Grant, Alviti. Napoli ha un Rich in ritardo di forma e una squadra che sta trovando pian piano la sua chimica. Coach Sacripanti avrebbe potuto maledire il sorteggio che l’ha messo di fronte all’Armani alla prima giornata. Ma non l’ha fatto. “E’ come un invito in pompa magna al festival del campionato, e ci fa toccare subito con mano dove siamo arrivati grazie al trionfo in A2 – spiega il tecnico -. Ma siamo innanzitutto orgogliosi di poterci lanciare in questa avventura che, dopo tanta fatica, può essere considerata un premio per tutti, in primis per la società che ha riportato il grande basket in città. Contro Milano, teoricamente, non dovrebbe esserci partita. Noi abbiamo lavorato tanto, stiamo cercando la nostra identità che speriamo di poter mettere in campo al di là degli avversari. Dispiace non poter vedere il Palabarbuto gremito a causa del Covid, ma è bello che ci sia stata la corsa all’acquisto del biglietto. Ci attende un lungo viaggio da vivere insieme ai nostri tifosi”.
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