Giallorossi d'assalto con Farias: Cannavaro punta tutto sul brasiliano

Il Benevento al Granillo si presenterà sempre con due attaccanti

Giallorossi d'assalto con Farias: Cannavaro punta tutto sul brasiliano
L'arma segreta per far male alla Reggina? Per Cannavaro può essere ancora una volta Diego Farias. Il brasiliano è di nuovo in rampa di lancio dopo che a Ferrara...

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L'arma segreta per far male alla Reggina? Per Cannavaro può essere ancora una volta Diego Farias. Il brasiliano è di nuovo in rampa di lancio dopo che a Ferrara aveva dapprima propiziato col suo calcio di punizione la rete di Capellini (poi annullata dal Var) e poi sfornato l'assist per il gol del definitivo 2-1 di La Gumina.

Il Benevento al Granillo si presenterà sempre con due attaccanti, in attesa di tornare al doppio trequartista quando le condizioni fisiche dei giocatori funzionali a quel tipo di sistema lo permetteranno: Forte e La Gumina si giocano il posto da primo centravanti mentre per l'altro il sudamericano appare in netto vantaggio. Per la prima volta da quando indossa la maglia giallorossa, Farias sta trovando continuità di utilizzo e finalmente ha una tenuta atletica che gli consente di giocare senza contraccolpi anche 70-80 minuti.

Arrivato nello scorso gennaio come il crack che avrebbe dovuto garantire al Benevento di Caserta il salto di qualità, ha deluso le aspettative: si presentò in una forma fisica a dir poco approssimativa e impiegò un mese e mezzo prima di guadagnarsi un posto da titolare. Dopo un paio di fugaci apparizioni ai primi di febbraio, la prima nell'undici di partenza coincise con la sconfitta interna con l'Ascoli del 16 febbraio, con Caserta che lo tirò fuori, complice 45' inconsistenti, già all'intervallo per far posto a Insigne. Nella gara successiva a Cittadella fu capace di fare pure peggio: subentrato nel finale per aiutare la squadra a ripartire difendendo il vantaggio, beccò due gialli in 3' e si fece espellere. Prima di rivederlo trascorse un mese, schierato dietro le punte nel 3-1 al Crotone. Tra alti e bassi, l'unica partita in cui riuscì ad incidere fu quella contro il derelitto Pordenone, nel 4-1 in Friuli in cui realizzò una doppietta producendo un assist. In seguito alle prestazioni più che scialbe nel momento topico della stagione contro Cosenza, Ternana, Monza e Spal (4 gettoni da titolare e altrettante sconfitte), ai playoff sparì dai radar (mai sceso in campo nelle 3 sfide: in panca con l'Ascoli e neppure convocato nelle due con il Pisa) per riapparire alla partenza per il ritiro quest'estate. La fiducia che sta riponendo in lui Fabio Cannavaro sembra gli abbia fatto bene.

Lo ha ripagato con il gol del pari nel match con l'Ascoli, con una gara di sacrificio contro il Pisa e poi con la prestazione positiva contro la Spal. Il tecnico, però, pretende giustamente da lui una certa costanza di rendimento e per questo è pronto ad offrirgli l'opportunità di riconfermarsi per dimostrare una volta per tutte il suo valore. L'unica variabile che potrebbe far cambiare idea al Pallone d'oro riguarda gli allenamenti: l'attaccante paulista alterna giornate in cui è imprendibile, in palla e regala colpi e giocate d'alta scuola nelle partitelle, ad altre in cui appare apatico. Perlomeno adesso non sembra più appesantito come nella scorsa stagione, e da un punto di vista fisico è integro e scattante, ovviamente considerando sempre il fatto che a maggio ha compiuto 32 anni. Come tutti i brasiliani, il problema è soprattutto mentale: tra saudade e ambientamento a un clima particolarmente umido, gli alti e bassi sono all'ordine del giorno. Ma Cannavaro è l'uomo giusto, in base a personalità e carisma, per ricondurlo sui livelli di qualche anno fa.

Ieri pomeriggio, intanto, i giallorossi si sono ritrovati sul manto erboso del Ciro Vigorito, dove hanno svolto esercitazioni caratterizzate da torelli, lavoro tattico 10 contro 8 e la classica partitina finale a ranghi misti, quella in cui Cannavaro è solito mischiare sempre le carte. Hanno lavorato col gruppo i vari Viviani, Acampora, Kubica, e soprattutto Nwankwo Simy, che a questo punto marcia anch'egli spedito verso la convocazione per Reggio, dove il tecnico può ritrovare almeno cinque pedine. Oggi si torna all'Imbriani per una sgambatura antimeridiana. Domattina rifinitura, pranzo e partenza in treno da Salerno con il Frecciarossa per la trasferta in terra calabrese.


Si è aperta, infine, sul circuito VivaTicket, dopo giorni di snervante attesa, la prevendita per il lunch match del Granillo: solo ieri si sono registrate 100 emissioni (dato aggiornato alle 20, restano ancora due giorni pieni a disposizione, visto che lo stop all'acquisto dei biglietti arriverà alle 19 di domani). Il tagliando per il settore ospiti costa 15 euro, esclusi diritti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino