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A Cosenza per un solo risultato. Il Benevento non può più permettersi passi falsi. Domani conta solo la vittoria contro un organico sulla carta inferiore - e non di poco - a quello che possono vantare i giallorossi. Che però adesso sono obbligati a dimostrare di non valere quella posizione di classifica e di avere il potenziale per raggiungere una salvezza tranquilla e poi magari pensare anche a qualcosa in più.
Il tempo degli alibi però è finito: di atleti infortunati ce ne sono ancora, ma rispetto a un mese e mezzo fa si tratta di una esigua minoranza. Quanto agli squalificati, ciascuno di loro ha da fare mea culpa per non essersi gestito in quella sciagurata ultima sfida dell'anno. E comunque, al netto delle assenze, il Benevento rimane molto più attrezzato dei padroni di casa e quindi c'è ben poco da recriminare. Il Cosenza si è privato di ben quattro giocatori (Vallocchia, Camigliano, Panico e Butic) in questo mercato a fronte di un solo innesto (il portiere Micai, anche se ieri sera è sbarcato in città Cortinovis, che arriva in prestito dall'Atalanta) e sarà alle prese con alcune defezioni (l'ex Calò su tutti, ma pure Gozzi), per cui i rossoblù non si trovano certo in una situazione migliore.
Cannavaro ha intenzione di schierare una squadra offensiva ed è orientato a ripresentare il 4-3-2-1 con un tridente d'assalto formato da La Gumina, Farias e Forte.
È però altrettanto vero che se Forte dovesse risultare decisivo al San Vito-Marulla, considerando le scelte del passato orientate a una tendenza conservatrice da parte dei vertici del club, a quel punto non sarebbe da escludere un ripensamento sulla partenza del centravanti. Il paradosso è che un successo in Calabria, più in generale, potrebbe di fatto blindare la posizione anche di altri elementi sui quali sono in corso valutazioni e indurre la società a non optare per ulteriori innesti, almeno nell'immediato. Nel frattempo la certezza è che Cannavaro dovrà fare a meno di ben sette pedine: gli squalificati Acampora, Tello e Viviani, gli infortunati Letizia, Vokic, Masciangelo e Leverbe. Il francese nella seduta di ieri non si è visto, mentre il mancino era al campo ma non si è allenato col resto del gruppo, sottoponendosi in prevalenza a terapie. Il tecnico deve fare delle scelte e potrebbe essere costretto a inventarsi un quartetto difensivo inedito, con El Kaouakibi e Foulon sulle corsie, Glik e Veseli in mezzo. A centrocampo Improta, Schiattarella e Karic come ai tempi dell'emergenza. In attacco c'è la variabile Ciano, ma è fermo da tanto, troppo tempo e conoscendo Cannavaro avrà intenzione di reinserirlo gradualmente per cui è più logico pensare a un suo ingresso a partita in corso. Questa mattina rifinitura, conferenza stampa di Cannavaro alle 13, pranzo in città e partenza per Cosenza in pullman.
Sul fronte mercato tutto tace, per espressa volontà della dirigenza che ha preferito tenere in stand by qualunque trattativa fino a lunedì. Coda, Rodriguez e Tosca sono piste ancora attuali, come Listkowski e Valoti (quest'ultimo ha costi proibitivi). Il terzino destro classe 2004 Alessio Galletti è rientrato dal prestito in D al Trapani, dove ha collezionato una sola presenza dopo essere stato a lungo fermo per un infortunio. Ora bisogna decidere il suo destino: aggregarlo alla formazione Primavera oppure girarlo altrove, di nuovo in prestito. Nel frattempo la prevendita per il settore ospiti del San Vito ha avuto un'improvvisa impennata. Sono attualmente 110 i tagliandi acquistati dai tifosi giallorossi, e c'è ancora un'intera giornata a disposizione, quella odierna, prima del gong fissato alle 19. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino