Il miracolo del Giugliano ma per l’artefice Bertotto non c’è ancora conferma

Con il Monopoli assenti Salvemini e Balde a centrocampo

La squadra del Giugliano
Euforia in casa Giugliano. Cinquantadue punti messi in cascina, un settimo (e inaspettato) posto in classifica e i playoff ormai a un passo. Il lavoro di Valerio Bertotto, tecnico...

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Euforia in casa Giugliano. Cinquantadue punti messi in cascina, un settimo (e inaspettato) posto in classifica e i playoff ormai a un passo. Il lavoro di Valerio Bertotto, tecnico rigenerato dall'esperienza nella terza città della Campania, ha dato frutti insperati. L'ultima vittoria, conquistata al Massimino contro il Catania, è il suggello di una stagione che ha regalato quasi sempre gioie. I tre punti sono specchio fedele dell'attuale momento del Giugliano.

La squadra non demorde mai, anche quando è in svantaggio o è costretta a soffrire contro blasonate avversarie. In trasferta, inoltre, la squadra di Bertotto sembra esprimere al meglio le proprie caratteristiche tecnico-tattiche. La compagine gialloblu si distende bene in contropiede, la manovra è ariosa e risulta fluido il gioco sulle corsie laterali. C'è un solo neo, almeno al momento: gli eccessi di confidenza e qualche errato disimpegno in fase difensiva.

Le difficoltà

Contro il Catania, finalista di Coppa Italia e desideroso di tirarsi fuori dalle zone più pericolose della classifica, si è rivisto (almeno nella seconda parte del match) il Giugliano che nel girone d'andata aveva fatto stropicciare gli occhi contro Benevento e Avellino. «All’intervallo - sottolinea Bertotto - ho detto ai ragazzi che era arrivato il momento di tirare fuori la personalità, quel carattere che, nonostante la nostra giovane età, a questo punto del campionato è necessario avere. Palleggiavamo bene, ma non con la nostra consueta cattiveria. Non posso accettare da una squadra che sta bene e che sta facendo cose importanti che non abbia la giusta dose di personalità. I ragazzi devono crescere ulteriormente, c'è bisogno che imparino a gestire partite con squadre molto forti come il Catania. La mia squadra sa reagire, anche nei momenti di difficoltà, perché è una nostra caratteristica innata. Siamo fatti così, nel momento in cui ci accontentiamo invece diventiamo mediocri». Bertotto non si sbilancia sul tema playoff: «Ci sono ancora diverse partite da giocare e i punti a disposizione da guadagnare sono tanti. A noi non interessa fare calcoli: giochiamo per vincere, per determinare qualcosa di importante. È questa mentalità che fa la differenza. Ripeto: non dobbiamo accontentarci. Al netto di qualche inevitabile difficoltà o di qualche piccolo passaggio a vuoto, stiamo crescendo e facendo cose egregie».

Molto resta ancora da scrivere e chiarire anche sul futuro del tecnico osannato dalla tifoseria gialloblu. Bertotto resterà a Giugliano? È un interrogativo ancora senza risposta. «A Giugliano sto benissimo - disse il tecnico alla vigilia della trasferta di Catania - ma non ho ancora parlato con la società». Il 6 aprile, i gialloblu saranno di scena in casa, al De Cristofaro, contro il Monopoli. Non sarà della gara Francesco Salvemini, autore dell'ennesima doppietta stagionale contro il Catania. L'attaccante, ammonito nel secondo tempo, era diffidato e dovrà dunque saltare il match. Stessa musica anche per Ibourahima Balde, che deve scontare l'ultimo turno di squalifica. Fuori gli uomini più in forma dell'attacco giuglianese, rientrerà invece il centrocampista Maselli, che al Massimino è stato sostituito da Berardocco.

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Il Mattino