Scafati-Piacenza 77-74: il pubblico spinge la Givova alla vittoria

Scafati-Piacenza 77-74: il pubblico spinge la Givova alla vittoria
Quanta fatica per la Givova Scafati (nella foto Monaldi), che ha dovuto soffrire tanto prima di poter avere la meglio e festeggiare il 2-0 nella serie di semifinale playoff contro...

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Quanta fatica per la Givova Scafati (nella foto Monaldi), che ha dovuto soffrire tanto prima di poter avere la meglio e festeggiare il 2-0 nella serie di semifinale playoff contro l’Assigeco Piacenza, superata al PalaMangano 77-74 in un palasport pieno. È stata senza dubbio la partita più difficile e complicata tra quelle fin qui disputate in stagione sul parquet di Viale della Gloria, sia per qualche leggero appannamento in difesa, soprattutto nella prima parte, sia per la tenacia dell’avversario di turno. Ora la serie di sposta a Piacenza con gara-3 in programma giovedì.

Partirta equilibrata, 41-43, all’intervallo. In avvio di ripresa, gli ospiti tentano l’allungo (44-51 al 23’). poi arriva il pareggio (51-51 al 26’). Pascolo e Devoe allungano di nuovo (51-55 al 27’) e riescono a tenere Piacenza avanti 54-57 anche alla fine del terzo quarto. L’anima gialloblù risponde soprattutto al nome di capitan Rossato, protagonista in ambedue le metacampo e mattatore del ritrovato sorpasso locale (64-63 al 33’). Sale in cattedra Cournooh, che, con l’aiuto di Ikangi, permette agli scafatesi di scavare un leggero solco (69-64 al 34’). Si segna poco in questo frangente, in cui le difese hanno ragione degli attacchi. In questo contesto, è la Givova a trarne vantaggio (73-67 al 38’). Coach Salieri chiama time-out, ma i suoi uomini faticano a rialzare completamente la testa, nonostante i tentativi di Pascolo e Devoe (76-74 a 40’’ dalla fine). La tripla di Kohs a 3” dal termine finisce sul ferro e con essa, in virtù del libero segnato da De Laurentiis, finisce anche la partita con il punteggio di 77-74. 

Coach Alessandro Rossi: «Se la partita più difficile della stagione arriva proprio adesso, ho validi motivi per fare i complimenti ai miei ragazzi, che finora hanno reso tutto fin troppo semplice. Abbiamo fatto una fatica incredibile a prendere ritmo in difesa e a trovare le contromisure alla qualità di Sabatini, Devoe e compagni. In gara uno pensavamo di avere tutto sotto controllo, invece i playoff sono questi, le cose cambiano ogni due giorni ed oggi l’abbiamo vinta col cuore e con i nervi, piuttosto che con la tecnica e la tattica. Siamo stati bravi a trovare le scelte giuste con lucidità, ma dobbiamo imparare a farlo con più continuità. Non sono contento dell’arbitraggio, perché non siamo stati tutelati e in generale non sono contento sui fischi e la gestione. La squadra è stata comunque brava a non perdere la bussola neppure nelle difficoltà».

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Il Mattino