Monaldi e Cournooh schiantano Cantù, Scafati domina gara-1 della finalissima

Monaldi e Cournooh schiantano Cantù, Scafati domina gara-1 della finalissima
Super esordio nella finale playoff della Givova Scafati che con una prova quasi perfetta, fa sua per 89-79 gara uno della finale playoff contro Cantù.Ttre quarti giocati su...

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Super esordio nella finale playoff della Givova Scafati che con una prova quasi perfetta, fa sua per 89-79 gara uno della finale playoff contro Cantù.Ttre quarti giocati su ritmi serrati e con grande intensità, nonostante la superiore fisicità degli ospiti, poi un lieve calo nell’ultima frazione. Tirando con importanti percentuali sia da due (65,4%), che da tre punti (54,2%), e difendendo con carattere, grinta, energia ed intensità da vendere, Scafati ha di fatto dominato il match, portandosi 1-0 nella serie. Mvp Monaldi (17), grande Cournooh (17), ottimo Rossato 12. Domani, lunedì 6, gara-2 sempre in casa.

La sfida inizia con un botta e risposta tra Ikangi da una parte e Allen dall’altra (5-4 al 2’). I centimetri di Bayehe iniziano a farsi sentire (8-10 al 4’), poi è la pressione a tutto campo dei canturini e la mano calda di Da Ros e Bryant a permettere loro di allungare 10-15 al 6’. Entrambi i tecnici ruotano gli uomini delle rispettive panchine, ma cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, con l’Acqua San Bernardo che resta avanti 14-20 all’8’, anche grazie alla difesa a zona imbastita da coach Sodini. Il primo quarto si chiude 18-21 per gli ospiti. E’ una tripla di De Laurentiis a riportare la sfida in parità 21-21 al 12’. Cantù insiste con la difesa a zona, che viene però punita dal preciso attacco scafatese (bene Parravicini e Cournooh), che si riprende la testa della sfida (31-25 al 13’). Ma i lombardi non mollano, si affidano all’esperienza di Da Ros e Vitali e lentamente assottigliano al minimo il divario (33-32 al 16’). I viaggianti sfruttano la loro maggiore fisicità, che però non basta ad arginare la veemenza dei padroni di casa che, nonostante qualche errore di troppo ai liberi, riescono a tenere il naso avanti, grazie ad una difesa intensa ed aggressiva, e a chiudere 42-35 la prima parte di gara. In avvio di ripresa, ce la mette tutta Bucarelli a ridurre le distanze, ma gli risponde per le rime prima Monaldi e poi Clarke, costruendo il primo vantaggio superiore alla doppia cifra (50-39 al 23’). Con personalità e carattere, la Givova riesce a conservare il vantaggio anche nei minuti successivi (55-44 al 26’).

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La difesa scafatese imbriglia l’attacco canturino, che smarrisce la via del canestro e la fiducia nei propri mezzi: ne approfittano i locali per volare fino al 60-44 al 28’. Gli ultimi giri di lancette confermano il dominio gialloblù, tant’è che la terza frazione si chiude 65-49. Ogni tentativo ospite di restringere il passivo (bene Bryant) viene prontamente rintuzzato da Rossato e compagni, che preservano buona parte del vantaggio accumulato (73-57 al 32’). Capitan Da Ros e soci non mollano, continuano a macinare gioco e canestri con impegno, dedizione e tanta voluttuosità (81-71 al 37’), approfittando di un attimo di respiro che gli avversari si concedono. La troppa rilassatezza premia Cantù, che si rifà sotto minacciosamente 84-77 al 39’ con un ottimo Bucarelli. Ma è troppo tardi per invertire le sorti del match, che premia 89-79 la Givova Scafati. 

Coach Alessandro Rossi: «Abbiamo disputato una buona gara in attacco, sia come scelte che come lucidità e qualità di tiri, almeno fino a quando l’avversario ce l’ha concesso, perché abbiamo affrontato una squadra ottimamente allenata. Abbiamo comunque fatto grande fatica, pur conducendo la partita. Dobbiamo migliorare il rendimento difensivo, più come scelte che come intensità ed atteggiamento: dobbiamo essere più precisi, perché in alcuni momenti abbiamo reso troppo semplice il lavoro di Cantù che ha provato a rientrare in partita. Dobbiamo migliorare questi aspetti e recuperare le energie in vista di gara due». 

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Il Mattino