Scafati batte i campioni di Svizzera, oggi il match contro Union Neuchâtel

Scafati batte i campioni di Svizzera, oggi il match contro Union Neuchâtel
Convincente vittoria della Givova Scafati, (nella foto Henry) che nel primo incontro del torneo precampionato “La Coupe Landolt”, si è aggiudicata il...

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Convincente vittoria della Givova Scafati, (nella foto Henry) che nel primo incontro del torneo precampionato “La Coupe Landolt”, si è aggiudicata il successo per 82-72 ai danni del Fribourg Olympic, società campione di Svizzera nell’ultimo campionato di massima serie. Buona prova del collettivo gialloblù che, ancora orfano dell’infortunato  Thompson, ha mostrato passi avanti a dimostrazione del buon lavoro svolto in palestra in queste prime tre settimane. Buona anche la prova dei singoli, in particolare di Pinkins e Lamb, protagonisti di una gara di spessore. Sempre avanti nel punteggio, sin dalla palla a due, la compagine dell’Agro ha saputo gestire il vantaggio ed i possessi, preservando il gap conquistato nei primi minuti fino al suono dell’ultima sirena, a dimostrazione della maturità del team gialloblù.

Il coach Alessandro Rossi: «È stata una partita di buon livello sia agonistico che tecnico. Abbiamo giocato contro un avversario eccellente, che disputerà a breve i preliminari di Champions League e contro cui abbiamo disputato una partita vera, nella quale abbiamo anche badato al risultato in ottica torneo. Sono contento della prestazione, perché abbiamo condotto le ostilità sin dalla palla a due e avuto un buon approccio. Resta da rivedere solo la gestione degli ampi vantaggi acquisiti in corso di gara, perché ci siamo rilassati troppo e non abbiamo mai ammazzato la partita, permettendo agli avversari di restare aggrappati. Ciò non deve verificarsi, dobbiamo mostrare tutta la nostra mentalità vincente ed essere in grado di chiudere anzitempo le contese quando abbiamo la possibilità. Sono contento anche delle rotazioni eseguite nell’ottica di avere energie disponibili in queste tre partite consecutive in soli tre giorni». 

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Il Mattino