Givova Scafati-Reyer Venezia 66-95: che sconfitta per Boniciolli

Il coach furioso: «Non abbiamo rispettato il pubblico che viene a vederci

Robinson in palleggio contro Venezia
Sconfitta pesante per Scafati, alla ripresa del campionato. Lo scarto finale, 66-95, rende ampiamente l'idea di quanto si sia visto in campo, con una squadra a...

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Sconfitta pesante per Scafati, alla ripresa del campionato. Lo scarto finale, 66-95, rende ampiamente l'idea di quanto si sia visto in campo, con una squadra a condurre sin dalla palla a due, tenendo in mano il pallino del gioco, senza andare mai in difficoltà e soprattutto con una imponente fisicità, che alla fine ha fatto la differenza. I campani nonostante le buone prove di Rossato e Blakes, non sono mai riusciti ad entrare seriamente in partita, mostrando inferiorità sul piano del fisico e dell’intensità, colmati solo in alcuni sporadici frangenti. Tranne il primo quarto, infatti, non è praticamente mai stata in partita.

Matteo Boniciolli: «Faccio innanzitutto i complimenti a Venezia, mostratasi una delle quattro squadre più forti del campionato. In riunione con la squadra e con la società, da cui sono reduce, abbiamo parlato solo dell’atteggiamento, non della sconfitta. L’atteggiamento ha offeso la gente che è venuta a vederci. Non possiamo permetterci di essere così arrendevoli; un atteggiamento che non si merita la proprietà per gli investimenti eseguiti. Credo comunque nei playoff, nonostante un atteggiamento ingiustificabile per una squadra reduce da tre settimane di duro allenamento e che alla prima difficoltà si è arresa, con facce da funerale, che non avevano alcuna ragione. Ringrazio il pubblico per la pazienza, che ci ha visto prendere a sberle da una squadra sicuramente più forte di noi ed allenata da un tecnico sicuramente più bravo di me, però resta inaccetabile e preoccupante l’atteggiamento. Una simile ricaduta indietro non so se collegarla alla lunga inattività» le parole.

«A Bologna tre settimane fa, senza Blakes e Gentile e con Strelnieks in difficoltà, eravamo a quattro lunghezze di distanza a metà del terzo quarto. Mi fa rabbia vedere che è sparito quanto di buono c’era tre settimane fa. Noi sportivi professionisti abbiamo tanti diritti, ma ci dimentichiamo troppo spesso dei doveri, tra cui quello di rispettare il lavoro, lo stipendio e le persone che vengono a vederci. Oggi abbiamo avuto un atteggiamento remissivo che non deve esistere, perché possiamo perdere le partite anche in maniera diversa da questa. La nostra gente e la proprietà non merita un atteggiamento debole, fragile e negativo come questo. Ricominceremo a lavorare sin da subito» ha concluso il coach. 

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Il Mattino