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I propositi di fine anno di Sofia Goggia, rispetto a quelli dei comuni mortali, hanno una caratteristica che li rende unici: si trasformano in fatti concreti prima ancora che l’anno sia finito. «Adesso parte la sfida al supergigante, perché il vero passo verso l’alto sta in quella disciplina. Diciamo che è la mia nuova sfida». Aveva sentenziato dall’altra parte dell’oceano nella serata italiana di sabato, dopo aver piazzato sulle nevi canadesi di Lake Louise una straordinaria doppietta in discesa nel giro di 24 ore. Messaggio chiaro: sulla forza oggettiva nella libera non ci sono da anni i benché minimi dubbi, ma è nel SuperG che si deve fare la differenza se si vuole puntare a qualcosa di immenso. vedi la coppa del Mondo. Insomma, il proposito di fare di più nell’altra disciplina veloce è diventato, a distanza di un giorno, un urlo al cielo e l’immagine degli sci alzati in segno di trionfo. Sofia vince ancora, per la terza volta in tre giorni.
Sulla pista canadese un triplete di questo tipo era riuscito soltanto alla tedesca Katja Seizinger (nel 1997) e all’immensa Lindsey Vonn, per ben tre volte: 2011, 2012 e 2015.
I numeri della campionessa bergamasca sono sempre più incredibili. Sabato aveva firmato la striscia vincente in discesa: sei vittorie nelle ultime sei prove disputate. Con il SuperG di ieri - che interrompe un digiuno di due anni nella specialità, l’ultimo squillo a St. Moritz 2019 - Goggia scala la classifica delle plurivincitrici della Valanga Rosa. Davanti a lei, che sale a quota 14, resistono solo Deborah Compagnoni e Federica Brignone a 16 e Isolde Kostner a 15. Con il 35° podio, inoltre aggancia nella classifica all time - mettendo insieme uomini e donne - un mostro sacro come Piero Gros al settimo posto. «È stato un trittico pazzesco, tre vittorie in tre giorni non me le sarei mai aspettate, è un risultato grandioso qui a Lake Louise», esulta l’azzurra che sale anche al terzo posto nella coppa del Mondo generale: davanti a tutte c’è Mikaela Shiffrin con 405 punti, Sofina insegue a 315, alle spalle anche della Vhlova a 340. «Indosso due pettorali rossi (è leader nelle “coppette” di specialità sia di discesa che di SuperG), ci sarebbe tanto da festeggiare ma dobbiamo rimanere sul pezzo: già nel prossimo fine settimana ci saranno due supergiganti e ci aspettano nuove sfide». Propositi di battaglia, non solo per l’anno nuovo. Le altre sono avvertite.
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