Napoli, non resta più nessuno: «Escono dal campo in ambulanza»

Napoli, non resta più nessuno: «Escono dal campo in ambulanza»
«Non vi abbiamo chiesto di vincerle, ma almeno di giocarle le partite», urlano i tifosi azzurri delusi dopo Granada-Napoli. «Ma abbiamo giocato contro...

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«Non vi abbiamo chiesto di vincerle, ma almeno di giocarle le partite», urlano i tifosi azzurri delusi dopo Granada-Napoli. «Ma abbiamo giocato contro l’Atletico Madrid, ci sta», ironizzano prontamente altri.

Niente anima nel Napoli, quella che sembrava ritrovata dopo l’ultima gara con la Juventus e aveva donato un po’ di speranza ai napoletani. E invece in Europa League una prestazione di squadra piatta, anonima, e due gol subiti in tre minuti di blackout totale, prima del 20’. Poi poca roba in campo e qualche amnesia di troppo. «Nemmeno in C ho visto un Napoli così scarso. Almeno lì c’era la voglia di dimostrare»; «Ha fatto più azioni mio padre sul divano che loro in 90 minuti in campo», inveiscono i tifosi. 

E stavolta non si salva proprio nessuno: «Ma non era meglio una sedia in porta invece di Meret?»; «Osimhen al momento può fare al massimo l’appendiabiti»; «Maksimovic sbaglia passaggi elementari, ma come piò giocare in Serie A e in Europa League?»; «Politano sembrava quello più in forma, ora è crollato pure lui», si legge in giro per il web. Una formazione scontata, scelte obbligate per Gattuso. E mentre c’è chi ancora urla #GattusoOut, in molti cominciano a vedere oltre le colpe del tecnico: «Ma cosa ci può fare l’allenatore se non ha più nessuno da schierare?»; «Tutti hanno sopravvalutato la rosa»; «Magari se ci fossero stati tutti non avremmo fatto ste figuracce»; «Era meglio far giocare qualche giovane, tanto peggio di così non sarebbe stato possibile».

Sembra davvero una maledizione quella degli infortuni che si aggirano sulla rosa del Napoli: ora anche Politano, con Insigne che sembra davvero non farcela più, Osimhen ancora a metà in attesa di un suo reale recupero, e il reparto avanzato piange. Ma anche dietro non va assolutamente meglio: per ora Rrahmani e Maksimovic sono gli unici disponibili, ma non sono al top, e anche sugli esterni c’è carenza. «Ma quale Napoli, pare o’ Cardarelli», «Escono tutti in ambulanza ormai dallo stadio», trova la forza di ironizzare qualcuno.

Di certo si gioca ogni tre giorni e questo comporta un affaticamento dei soliti titolari, poi il covid che ogni tanto lascia a casa qualcuno. Ma questo avviene in tutte le squadre, e gli infortuni muscolari del Napoli sembrano davvero troppi rispetto al passato, quando il club vantava meno infortunati in assoluto rispetto al resto della Serie A. Ma quelli erano gli anni di De Nicola. Forse solo un caso, ma qualche tifoso il dubbio ce l’ha: «Non è che lo staff medico ha qualche responsabilità?», è la domanda di molti. Per ora difficile fare affermazioni a riguardo, ma quel che è certo è che a Gattuso restano davvero pochi giocatori su cui contare, anche in vista del difficile match di campionato con l’Atalanta. E poi ci sarà ancora il ritorno di Europa League al Maradona per chiudere questo difficile mese di febbraio col Benevento.

«I ragazzi non ci credono, si scende in campo giusto perché si deve fare», notano ormai in tanti. «Un’agonia, non meritiamo questo scempio», reclamano altri. E ormai i napoletani non accettano più le solite dichiarazioni di circostanza: «Fabian dice che la qualificazione non è compromessa: ma dove si avviano così»; «Manco Gattuso ci crede, deve solo scendere lui in campo, non c'è nessuno». E così le speranze in Europa League, quel sogno in cui i napoletani volevano sperare, sembra ormai quasi svanire. Ma nulla è ancora detto, ci sono ancora 90 minuti da giocare. Se solo il Napoli riuscisse a ritrovare la sua anima. E magari non solo per una gara, sporadicamente, giusto per l'illusione momentanea. In fondo è questo che chiedono i tifosi: la famosa maglia sudata e le emozioni di chi lotta per un sogno.

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Il Mattino