Gregucci rivoluziona la Salernitana: tocca a Rosina e Djuric nel 4-2-3-1

Gregucci rivoluziona la Salernitana: tocca a Rosina e Djuric nel 4-2-3-1
«Dobbiamo migliorare l'incisività offensiva, i numeri ci condannano». Angelo Adamo Gregucci ripete il ritornello da quasi due mesi e stavolta, per aiutarsi...

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«Dobbiamo migliorare l'incisività offensiva, i numeri ci condannano». Angelo Adamo Gregucci ripete il ritornello da quasi due mesi e stavolta, per aiutarsi e provare a realizzare i propositi, cambierà spartito. Al diavolo le (più o meno) sicurezze della collaudata difesa a tre (otto gol al passivo in sette partite con lui al timone): sabato pomeriggio ad Ascoli la Salernitana potrebbe presentarsi con un 4-2-3-1 nuovo di zecca, almeno per la corrente stagione. Soprattutto per quanto riguarda gli uomini. In rampa di lancio balzano Rosina e Djuric, mentre Di Gennaro torna di nuovo in infermeria e non sarà della contesa.


Con ordine. Nel chiuso dello stadio Arechi, il trainer ha testato lo schieramento ieri nel corso di una sgambatura contro la formazione U17 di Emanuele Ferraro. Gregucci aveva spesso e volentieri utilizzato il 4-2-3-1 anche nella sua precedente esperienza in granata, a volte anche con interpreti «insospettabili». Proprio contro l'Ascoli ma in casa nel 2013-14 da sottopunta ci giocò la meteora peruviana Ampuero, ad esempio, non esattamente un «diez». Stavolta il dieci, di numero e di fatto, è Alessandro Rosina che avrà il compito di illuminare il gioco, servire l'ultimo passaggio, fungere da regista avanzato. La maglia da titolare gli manca dal 30 dicembre (Salernitana-Pescara) ed è seriamente candidato ad agire centralmente alle spalle di Djuric. Anche il bosniaco, deludente fin qui, attende da tempo una nuova chance: non gioca titolare dalla gara di Cosenza, unica volta in cui Gregucci gli ha dato fiducia da quand'è subentrato in panchina. Il gigante di Tuzla, peraltro, ha un passato in maglia bianconera. Sulla trequarti con Rosina, col compito di fare anche tanta fase difensiva, potrebbe essere riconfermato Djavan Anderson sulla destra, riportato però a posizioni più consone alle sue caratteristiche, vicino al binario esterno; sulla sinistra, è duello tra André Anderson e Memolla. Ieri è stato provato l'albanese, visto che l'ex Santos rientrerà solo oggi dallo stage con la Nazionale italiana U20. Ma André resta il favorito. Anche ad Ascoli inizierà in panchina invece Calaiò, che pian piano sta cercando la giusta condizione atletica. L'ex Parma ieri è stato protagonista di una doppietta. Ha realizzato il suo ultimo gol proprio al Del Duca l'anno scorso ed è smanioso di tornare a timbrare il cartellino, ben dieci mesi dopo. Lo dimostra anche il battibecco avuto con un giovane dell'U17, reo di avergli riservato particolari «attenzioni» con i tacchetti. Per placare la sua stizza è servito l'intervento di alcuni compagni. Per la cronaca, sono state otto le reti dei granata (doppietta di Casasola, oltre a quella dell'Arciere, e reti di Orlando, Mazzarani, Jallow e Rosina).
 

Si è fermato di nuovo Di Gennaro. L'ex laziale non riesce a trovare continuità in questa stagione. Martedì pomeriggio ha rimediato una distorsione alla caviglia destra, anche se la Salernitana ha comunicato solo ieri l'infortunio «nel corso di uno scontro di gioco» durante l'amichevole a cui il giocatore... non ha preso parte. Succede anche questo, evidentemente il sito web granata ha sbagliato data. DiGe non sarà disponibile sabato, ieri si è allenato a parte con Akpa Akpro. La sua ultima da titolare risale addirittura al 4 novembre e c'è il rischio che questo nuovo contrattempo possa far quasi finire anzitempo una stagione mai realmente iniziata. In mediana spazio, dunque, al duo Minala-Di Tacchio, con il rientrante Odjer prima alternativa in panchina. Anche Di Tacchio è un ex di turno: proprio con l'Ascoli ha mosso i suoi primissimi passi da professionista. La zona nevralgica del campo è l'unica che non subirà cambiamenti. Anche in difesa, infatti, Gregucci medita modifiche: scivoleranno tra le riserve Gigliotti altra vecchia conoscenza del pubblico marchigiano e Perticone. Con il passaggio alla retroguardia a quattro, i terzini dovrebbero essere Casasola a destra e Lopez a sinistra, mentre al centro l'inamovibile Migliorini ha numerosi pretendenti per il ruolo di partner. Ieri è stato provato Mantovani che sembra in vantaggio sugli altri.
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Il Mattino