Higuain, la Champions resta un sogno: la premonizione in una parodia

Francesco Albanese nei panni di Gonzalo Higuaìn
Finale di Champions League amara per la Juventus, sconfitta 4-1 dal Real Madrid di Cristiano Ronaldo, protagonista della gara con una doppietta. Tra le fila bianconere, invece,...

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Finale di Champions League amara per la Juventus, sconfitta 4-1 dal Real Madrid di Cristiano Ronaldo, protagonista della gara con una doppietta. Tra le fila bianconere, invece, hanno deluso in tanti, soprattutto quel Gonzalo Higuaìn strappato al Napoli la scorsa estate, facendo valere la clausola rescissoria di 90 milioni di euro. Qualche giorno dopo il Pipita dichiarò di aver accettato il trasferimento alla Juve perché voleva vincere quella che una volta si chiamava Coppa dei Campioni. Parole che avevano fatto infuriare i tifosi partenopei, già parecchio arrabbiati per quella scelta del loro idolo di andare a giocare proprio nella squadra più odiata in assoluto. Da quel momento Higuaìn è diventato il traditore per eccellenza. E in tanti gli hanno augurato di non riuscire a coronare il suo sogno.

 
 

Una sorta di maledizione che il gruppo di videomaker, The Pixel, avrebbe usato come pretesto per girare una clip dal titolo “La reazione dei napoletani all’addio di Higuaìn”, pubblicata sui social network a fine luglio. Nella parodia, Gonzalo, interpretato da Francesco Albanese, riceve un regalo da un gruppo di tifosi capitanato da Lello Musella. Aprendo lo scatolino, scopre che si tratta di un laccio da mettere al collo a cui è appesa una miniatura della coppa dalle grandi orecchie. Lui, contento per il regalo ricevuto, segno che non c’è rancore nei suoi confronti da parte dei supporter azzurri, chiede il significato di quel dono. A quel punto gli viene spiegato che dietro quel gesto c’è l’augurio di tutta la città che la coppa vera per lui resti un desiderio non realizzato. A dieci mesi di distanza, quello sketch, molto gettonato all’epoca, si è rivelato una premonizione indovinata. E i tifosi napoletani stavolta hanno un motivo in più per festeggiare la sconfitta dell’odiata rivale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino