Higuain, accuse a De Laurentiis: «Mi ha spinto lui a lasciare Napoli»

Torino. E' arrivato il giorno di Gonzalo Higuain. Inizia alle 16 precise la conferenza di presentazione di Higuain. Fa fatica a trattenere le sue emozioni, non nasconde la sua...

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Torino. E' arrivato il giorno di Gonzalo Higuain. Inizia alle 16 precise la conferenza di presentazione di Higuain. Fa fatica a trattenere le sue emozioni, non nasconde la sua delusione e la sua rabbia. E nel mirino finisce soprattutto Aurelio De Laurentiis: "Lui mi ha spinto ad andare via, non volevo stare neppure un minuto in più con lui". Parole che di sicuro scateneranno altre reazioni in una tifoseria che è già da tempo sul piede di guerra. "Non ho chiamato Sarri, gli chiedo scusa, ma volevo stare in silenzio. Era giusto così. Gli devo tanto, è stato bravo con me". Lo chiamerà, probabilmente, quando le acque saranno più calme. Intanto ci pensa lui ad agitare le acque con le accuse al patron azzurro: "Voglio salutare i tifosi sono stati anni straordinari e favolosi, con me sono stati bravissimi. Ma era una scelta che dovevo fare. Li ringrazio per l'amore che mi hanno dato, ma andare via era una cosa che dovevo fare".

 
 
Torna su Sarri: "Si è arrabbiato per il mio silenzio e mi spiace tanto". Ha il volto tirato, la barba molto curata: la divisia bianconera è un colpo al cuore. "Il modo di pensare di De Laurentiis non era il mio: la scelta di andare via dal Napoli è la mia ma è stato lui a spingerlo a farla". Non entra nei dettagli, sorvola. Si vede che le risposte sono studiate, per nulla improvvisate. Sa fino a quando e dove spingersi. "La casa? Quante bugie. Ma quando l'avrei vista se è la prima volta che sono venuto a Torino?". 

Torna su De Laurentiis: "Non avevo più rapporti con lui, io non stavo bene con lui e lui non stava bene con me. Nemmeno per un minuto volevo stare con lui. Ringrazio Sarri, ringrazio i tifosi, i miei compagni. Ma a lui no".
Su Totti. "Io nomade per soldi? Non gli rispondo. E' un grande giocatore". 
 
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Il Mattino