Juventus, Higuain torna sul Napoli: «Fui criticato, ma era la scelta giusta»

Juventus, Higuain torna sul Napoli: «Fui criticato, ma era la scelta giusta»
Lunga intervista di Gonzalo Higuain ai microfoni di TNT Sports in occasione delle convocazioni argentine per il prossimo Mondiale. Un Mondiale, quello di Russia, che tra i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lunga intervista di Gonzalo Higuain ai microfoni di TNT Sports in occasione delle convocazioni argentine per il prossimo Mondiale. Un Mondiale, quello di Russia, che tra i protagonisti vedrà anche il Pipita. «Non pensavo ad aver chiuso la carriera in nazionale, però nemmeno pensavo al mio ritorno. Sono tranquillo, devo sfruttare al massimo l’opportunità di essere di nuovo qui», le parole di Higuain. «La malattia di mia madre è stata una cosa terribile, fui vicino a lasciare il calcio. Ho proseguito perché me lo chiese lei. Amo il mio lavoro, ma lei veniva prima di tutto. Nel calcio come nella vita serve avere al fianco brave persone. Le critiche? Ti attaccano per il gol che non hai segnato, ma non per i 300 che hai fatto. I goal più belli mai segnati comunque sono mia figlia e la mia compagna».


Impossibile, nel ripercorrere la carriera dell'argentino, non parlare anche della tappa napoletana, tre anni intensi che hanno lasciato tanto sia al club che al calciatore. «Quando andai a Napoli, tutti pensarono ad una scelta sbagliata. Gli unici a credere in me furono i miei familiari ed i miei amici. Io ero convinto di quella scelta, volevo andare a Napoli per il legame forte che aveva con l’Argentina e per aiutare il club a crescere. Penso di esserci riuscito, ho raggiunto il record di gol e abbiamo vinto tanto. Il mio addio? Pensavo fosse la migliore decisione possibile, l'odio che ha causato questa scelta è colpa dell'amore che avevano per me. Al Napoli sarò sempre grato, mi hanno dato una chance importante e tanto amore in quegli anni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino