C’è un tempo per le pacche sulle spalle, uno anche per i sorrisi, quelli non stentati e che ti danno fiducia. Proprio come le vittorie, anche se non servono a...
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Il suo locale è da anni ritrovo dei tanti tifosi napoletani nella capitale tedesca, così come dei tanti tifosi italiani sparsi in città. All’esterno due bandiere che mettono le cose in chiaro, all’interno svetta una sciarpa tutta azzurra, con un gagliardetto napoletano che dall’alto sorveglia il forno delle pizze. «La vittoria di un campionato sarebbe come la vittoria della Coppa del Mondo nel 2006 per noi, un successo che saprebbe di rivalsa e che ci farebbe veramente felici», conferma Luigi. Che da questa Europa League cerca di cogliere il meglio. «Secondo me dopo la gara di ieri sera possono essere ancora più carichi, investire maggiori risorse sul finale di stagione. Mi spiace l’eliminazione, ma anche a me piacerebbe più quella cosa là...»
Luigi non lo pronuncia lo scudetto, ma sa che ora il Napoli dovrà superare se stesso per conquistarlo. «Il mio unico dubbio riguarda solo il fisico e la rosa dei nostri. Sappiamo bene che la Juventus è meglio attrezzata, noi abbiamo anche Milik e Ghoulam fuori da un po’. Non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se non si fossero fermati». Per il finale di stagione, però, c’è fiducia. «Penso che la squadra e questi ragazzi stiano facendo tutto quello che devono fare, ma non ho dubbi su quanto detto da Sarri: anche senza una vittoria importante, questo NApoli sarà ricordato da tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino